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Cronaca Taurisano

Eredità di 400mila euro alla vicina, non ci fu circonvenzione

Assolta una 45enne di Torre San Giovanni. Era stata accusata di aver indotto un'89enne, poi deceduta, a cederle il suo patrimonio. Per la giudice "il fatto non sussiste"

LECCE – Era stata accusata di circonvenzione d’incapace, ovvero di aver approfittato delle condizioni critiche di salute della vicina di casa, una donna di 89 anni originaria di Taurisano, nel frattempo deceduta, per convincerla a lasciarle i propri risparmi, un patrimonio quantificabile in circa 400mila euro.

Rinviata a giudizio nel 2016, R.L., oggi 45enne, anche lei di Taurisano, è stata assolta in primo grado dalla giudice Elena Coppola con la formula “perché il fatto non sussiste”. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi, le tre parti civili avevano invocato un risarcimento danni di 700mila euro. La donna era difesa dall’avvocato Luigi Corvaglia.

Le indagini avevano puntato sul fatto che deficit psichici e fisici dell’anziana fossero evidenti e noti, tanto che il giudice tutelare le aveva affidato un amministratore di sostegno. La vicina era dunque stata accusato di aver approfittato di questi deficit, inducendo l’89enne a sottoscrivere, il 3 febbraio del 2014, un testamento pubblico in cui si faceva nominare erede universale di tutti i beni, mobili e immobili e, il 21 marzo di quello stesso anno, una procura generale per poter svolgere qualunque atto di amministrazione ordinaria e straordinaria e di disponibilità dell’intero patrimonio.

Per conto della donna 45enne, l’avvocato Corvaglia, in una memoria difensiva, aveva replicato spiegando come l’anziana non si trovasse in una condizione di menomazione psichica tale da non poter gestire i propri interessi. Almeno, non lo sarebbe stata, stando al parere di alcuni specialisti che la visitarono, prima del testamento e della procura. Tuttavia, fu nominato un amministratore di sostegno, con decisione del giudice tutelare successiva alla redazione dei due atti. Ora, arriva l’assoluzione per la 45enne. Si attendono le motivazioni, che saranno depositate entro novanta giorni.

Nota per i lettori: per errore non dovuto alla nostra redazione, la donna di 45 anni era stata erroneamente indicata come residente nel territorio di Ugento. In realtà, Taurisano.

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