Ultraleggero precipita in mare, pilota tratto in salvo
Il velivolo monoposto è caduto al largo di Torre Chianca. Il pilota è stato soccorso da due uomini che hanno visto la scena ed è ora ricoverato al Fazzi per assideramento ma sarebbe fuori pericolo
Redazione
18 ottobre 2011 19:11
TORRE CHIANCA (Lecce) - Tragedia sfiorata questo pomeriggio intorno alle 17.30 a qualche centinaio di metri dalla costa di Torre Chianca. Un ultraleggero monoposto è precipitato in mare e il pilota, Roberto De Virgilio, 47 anni, un operaio di Brindisi, si è salvato solo per avere avuto il sangue freddo di virare in mare mentre sorvolava la terra ferma, dopo esserci accorto che il motore del suo monoposto aveva iniziato a perdere colpi. Una scelta rivelatasi fatale, all'uomo con la passione per il volo, e che gli ha potuto salvare la vita.
E la buona sorte ha accompagnato l'uomo anche dopo essere precipitato nelle acque di Torre Chianca. Ad assistere alla scena, infatti, vi erano due persone, padre e figlio, che si trovavano lungo il litorale della marina leccese per una battuta di pesca. Quando hanno notato l'ultraleggero precipitate in mare, un "Autogiro Magni", non hanno perso tempo, sono saliti a bordo della loro piccola imbarcazione per dirigersi verso il monoposto, caduto a circa 200 metri dalla costa. Nel frattempo, hanno provveduto ad allertare i carabinieri della stazione di Santa Rosa, che a loro volta hanno avvertito il 118 e la Capitaneria di porto di Otranto. Proprio da Otranto, intorno alle 17.48, sono partire due motovedette in direzione di Torre Chianca.
Il pilota è stato tratto in salvo dai due pescatori, padre e figlio. Che lo hanno recuperato dal mare, operazione difficile perchè la vittima era semicosciente, per farlo salire a bordo dell'imbarcazione di diporto e quindi trasportarlo a riva, dove ad attendere il 47enne vi era l'ambulanza del 118. Giunto al "Vito Fazzi" di Lecce, con codice rosso, i medici gli hanno diagnosticato un principio di assideramento. L'uomo è grave ma è fuori pericolo di vita.
Il velivolo si era alzato in volo nel pomeriggio dall'Aeroclub San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi per fare rotta a Sud.
Domani mattina toccherà agli uomini della Capitaneria di porto di Otranto recuperare i resti dell'ultraleggero.
E la buona sorte ha accompagnato l'uomo anche dopo essere precipitato nelle acque di Torre Chianca. Ad assistere alla scena, infatti, vi erano due persone, padre e figlio, che si trovavano lungo il litorale della marina leccese per una battuta di pesca. Quando hanno notato l'ultraleggero precipitate in mare, un "Autogiro Magni", non hanno perso tempo, sono saliti a bordo della loro piccola imbarcazione per dirigersi verso il monoposto, caduto a circa 200 metri dalla costa. Nel frattempo, hanno provveduto ad allertare i carabinieri della stazione di Santa Rosa, che a loro volta hanno avvertito il 118 e la Capitaneria di porto di Otranto. Proprio da Otranto, intorno alle 17.48, sono partire due motovedette in direzione di Torre Chianca.
Il pilota è stato tratto in salvo dai due pescatori, padre e figlio. Che lo hanno recuperato dal mare, operazione difficile perchè la vittima era semicosciente, per farlo salire a bordo dell'imbarcazione di diporto e quindi trasportarlo a riva, dove ad attendere il 47enne vi era l'ambulanza del 118. Giunto al "Vito Fazzi" di Lecce, con codice rosso, i medici gli hanno diagnosticato un principio di assideramento. L'uomo è grave ma è fuori pericolo di vita.
Il velivolo si era alzato in volo nel pomeriggio dall'Aeroclub San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi per fare rotta a Sud.
Domani mattina toccherà agli uomini della Capitaneria di porto di Otranto recuperare i resti dell'ultraleggero.
Redazione
18 ottobre 2011 19:11
