Un nuovo operatore per “Billa”? Si riaccende la speranza dei lavoratori
I 72 dipendenti dell’iper di San Cesario protestano in Prefettura per riaprire le trattative ministeriali. Un nuovo interlocutore starebbe vagliando il progetto di rilevare il punto vendita. Uiltucs: “Acceleriamo i tempi”
LECCE - Sono tornati a farsi sentire sotto i portoni della Prefettura di Lecce i 72 lavoratori dell’ipermercato di San Cesario, “Billa”, dopo la decisione del gruppo Rewe di chiudere il punto vendita, analogamente a quanto accaduto nel resto d’Italia.
L’iper di San Cesario, però, ha vissuto una storia ben più travagliata fatta di contratti di solidarietà e continui passaggi di proprietà, mentre i recenti tentativi di salvare i livelli occupazionali sono caduti nel vuoto. Sfumata la trattativa con Conad e con un presunto operatore nazionale che si era detto disposto a rilevare l’attività, due mesi addietro, in sede di trattative ministeriali, è saltato anche l’accordo sulla cassa integrazione respinta dal gruppo Rewe, titolare dell’attività.
Il 28 aprile ha significato, quindi, per 72 famiglie l’inizio della mobilità: “Con differenze personali a seconda dei diritti maturati, i dipendenti vivranno di 800 euro al mese per il primo anno”, spiega il segretario Uiltucs Uil, Piero Fioretti.
Se la speranza è l’ultima a morire, i lavoratori si sono aggrappati alla novità dell’ultim’ora: la notizia di una manifestazione di interesse da parte di un imprenditore regionale che “ha costituito una società proprio per esplorare la fattibilità del progetto, ottenendo dal prefetto un termine di novanta giorni entro cui fornire risposta positiva o negativa”, aggiunge Fioretti al margine dell’incontro odierno. Calendario alla mano, novanta giorni è l’arco temporale della stagione estiva: evidentemente il tempo stringe per le 72 famiglie che sono tornate a chiedere la riapertura delle trattative a Roma.
Ieri si è attivata la Regione Puglia, oggi il prefetto di Lecce, concorde nel sollecitare un incontro urgente presso il ministero dello Sviluppo economico, insieme al gruppo Rewe ed alla proprietà dell’immobile anche il nuovo operatore interessato a subentrare nell’iper. Evidentemente, non tutto è perduto ed i lavoratori assicurano che la lotta per ancorare “Billa” alla responsabilità sociale nei confronti del territorio, continuerà.