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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Collepasso

Un paese sconvolto dalla tragedia. "Manuele e la moglie, una coppia felice"

"Sono sconvolto da questo tragico evento, come tutto il paese, e dall'ennesimo tributo di sangue versato da un militare italiano". Così il sindaco Paolo Menozzi, dopo aver appreso la notizia della morte del carabiniere 30enne

 

COLLEPASSO - “Sono sconvolto da questo tragico evento, come tutto il paese, e dall'ennesimo tributo di sangue versato da un militare italiano in missione”. Così il sindaco di Collepasso, Paolo Menozzi, dopo aver appreso la notizia della morte del carabiniere 30enne. “Era un ragazzo splendido - ha ricordato il primo cittadino, in alcune dichiarazioni raccolte dall’Ansa -, il suo sogno era sempre stato di arruolarsi nei carabinieri. Ci era riuscito, ma ora quel sogno si è infranto”. In paese in tanti lo ricordano come “un ragazzo affabile, buono, allegro, di compagnia, sempre con il sorriso sul volto, amato e stimato da tutti”.

Giuseppe Cabibbo, proprietario di un bar in piazza, sentito dall’agenzia di stampa, ha spiegato: “Questa è una piccola comunità, 6mila e 300 abitanti, ci conosciamo tutti, e sono tanti, tantissimi i ragazzi che negli ultimi anni sono andati via, alla ricerca di un lavoro”. “Manuele – ha aggiunto - era un ragazzo formidabile, dalla risata facile. E quando stamattina mio cognato, che è un carabiniere, mi ha dato la notizia, sono rimasto impietrito dal dolore e dalla sorpresa. I colleghi di Manuele, qui, sono affranti".

Manuele Braj viveva a Gorizia, per il lavoro, ma rientrava spesso a casa. Tutti li ricordano come “una coppia felice". "Si erano sposati da poco e si volevano un gran bene. Da quando era nato il bambino, poi, erano impazziti per la felicità”. 

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