rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Santa Cesarea Terme

Un sit-in contro la vendita della casa di Carmelo Bene

"Attigui a casa sua": riprendendo un passo di "Nostra signora dei Tuchi", artisti locali manifesteranno il 15 contro lo smembramento dell'abitazione paterna del genio, dove risiede la sorella 73enne

SANTA CESAREA TERME - "Attigui a casa sua": è questo il motto e il titolo della manifestazione o sit-in che si terrà presso la casa paterna di Carmelo Bene, a Santa Cesarea Terme, il prossimo 15 luglio, contro lo smembramento dell'edificio messo all'asta. L'iniziativa, organizzata dall'attore Simone Franco e dall'artista Orodè Deoro, intende raccogliere l'adesione del mondo della cultura, delle istituzioni e della cittadinanza attiva per sensibilizzare sulla salvaguardia della memoria del genio salentino.

Il 15 luglio, infatti, parte dell'abitazione paterna di Carmelo Bene, dove furono scritte le poesie giovanili e tra le altre opere prese vita "Nostra Signora dei Turchi" viene ceduta a nuovi proprietari, che l'hanno comprata all'asta. Nello specifico, si tratta di due stanze, appartenenti proprio allo stesso attore e regista. Ma la stessa fine rischia di fare il resto della casa, dove peraltro vive Maria Luisa Bene, la sorella, che rappresenta un pezzo di memoria vivente del maestro e che, nella sua dimora, ha di fatto realizzato un vero e proprio museo che ricorda l'artista universale.

La situazione appare molto difficile, ma il sit-in non mira a contrastare l'acquisizione delle prime due stanze, ma a raccogliere firme per bloccare la vendita del resto della casa, custodito dalla sorella 73enne che, dopo aver dedicato la vita alla difesa dell'opera del fratello, non reggerebbe la notizia di un eventuale sfratto. Per questo, si cerca l'attenzione, dei personaggi della cultura, delle associazioni, delle istituzioni, dello stato per preservare quella che è una fonte di ricchezza e memoria del territorio.

Gli organizzatori si chiedono perché mai venga fatto sempre lo stesso errore, smembrando il migliore: "Che fine faranno - domandano - le carte, le fotografie, i premi, i disegni, le mura di questa casa se viene tolta a Maria Luisa Bene? Perché non conservare con amore nel territorio la casa paterna di un genio? Perché fare sempre finta di niente? Quand'è che questo territorio sarà finalmente degno delle sue grandi voci?".

Deoro cita l'inizio di Nostra signora dei Turchi che recita così: "Attiguo a casa sua stava un palazzo moresco, denunciato dal salmastro, orientale, come un riflesso sbiadito. Scrostato sotto le volte degli archi e sulle cupole. Abitato l'inverno da Cristiani comodi che nell'estate pagana cedevano le due ali sul mare per non morire di fame. Proclamato la fine, lo stato d'assedio, quel palazzo sarebbe diventato il quartier generale dei Turchi che di tra le viole del cielo assolato avevano ammainato le mezzelune".

"Attigui a casa sua", dunque, per manifestare il dissenso allo smembramento del complesso storico: "Creiamo il giusto passaparola - afferma Deoro -, è necessario l'intervento di tutti i media e di tutti gli uomini di cultura per impedirlo. Attigui a casa sua! Forse così facendo possiamo svegliare chi di dovere, chi può fermare questo ennesimo scempio nei confronti del territorio, quest'ennesimo atto di ignoranza totale, di cannibalismo. Altrove le case di figure straordinarie come Carmelo Bene sono fonti di ricchezza, qui, nel sud del sud dei santi, pare spazzatura".

Gli organizzatori chiedono di sostenere Maria Luisa Bene: "Si vuole svegliare questo sud del sud dei santi dal torpore di millenni di schiavitù? Attigui a casa sua! Contro il disimpegno di chi dovrebbe vigilare, proprio per dare una mano a chi dovrebbe vigilare ad intervenire finalmente, prima che sia troppo tardi. Attigui a casa sua, per ringraziare Carmelo Bene del suo essere straordinario, per l'averci detto sempre la verità, per averci mostrato molto di più del solito umano agire. Attigui a casa sua! Anche solo per far vedere ad eventuali furboni che magari cercano di sfruttare la situazione che non sarà così facile. Attigui a casa sua! Perché, per fare un esempio, il viaggiatore che visita il sud della Spagna, è quasi obbligato a passare dalla casa natale del poeta Federico Garcìa Lorca, che ora è un museo in via Poeta Gracìa Lorca".

L'intenzione è quella di rendere manifesta la volontà di realizzare un Museo "Carmelo Bene", in una via dedicata all'artista, nella sua Santa Cesarea Terme: "Chiunque vuole darci una mano a cominciare col passaparola - concludono - per difendere il museo Carmelo Bene, ci contatti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un sit-in contro la vendita della casa di Carmelo Bene

LeccePrima è in caricamento