Un video racconta il disagio dei braccianti stagionali a Masseria Boncuri
Cinque minuti di riprese in un documentario, realizzato da Corrado Punzi e Carmen Tarantino, per dare voce diretta ai lavoratori che spiegano la condizione di grave abbandono e degrado in cui versano nelle campagne neretine
NARDO’ – Cinque minuti di video per raccontare Boncuri e il disagio dei braccianti stagionali, abbandonati al degrado e senza una accoglienza degna di questo nome. È la narrazione in immagini, caricata sul canale “Flai Cgil Lecce” del sito Youtube.it, per documentare quello che la stessa Cgil di Lecce ha definito il “teatrino dell’assurdo”.
Il video-documentario è stato realizzato durante le attività sindacali della Cgil e della Flai Cgil nelle campagne di Nardò nel luglio 2012, nell'ambito del progetto nazionale “Gli invisibili delle campagne di raccolta”. Sono le immagini e la voce diretta dei lavoratori che spiegano la condizione di grave degrado e abbandono in cui versano persone e luoghi per l'assenza totale di un programma di accoglienza nei confronti dei braccianti stagionali migranti.
Sfruttati e consegnati, di fatto, nelle mani dei caporali, i lavoratori si sono visti negare, quest'anno, l'unico luogo che, tre anni fa, fu ristrutturato e organizzato per l'accoglienza, ossia Masseria Boncuri: luogo le cui porte sono state sbarrate soltanto un mese fa, e che, durante l'inverno, è stato distrutto e vandalizzato da ignoti.
Un luogo dove nell’estate del 2011 hanno trovato ricovero circa 800 lavoratori, i quali, prendendo coscienza della propria condizione e dei propri diritti, hanno dato vita al primo sciopero dei braccianti stranieri, culminato anche con la protesta portata sul palco della Notte della Taranta, da cui il video-documentario, realizzato da Corrado Punzi in collaborazione con Carmen Tarantino, parte. “Questo sistema non vincerà mai” – viene gridato in quella serata di musica e tradizione da Melpignano. A distanza di quasi un anno, quelle parole restano un appello disperato ad una stagione fatta davvero di diritti uguali per tutti.