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Cronaca Otranto

Una città migliore: la richiesta dei ragazzi al sindaco

Un'ora d'incontro tra il sindaco di Otranto ed i ragazzi dell'Istituto Maestre Pie Filippini: quest'ultimi suggeriscono a Cariddi la loro idea di città. Non senza sorprese e spunti interessanti

OTRANTO - Una città migliore, più bella, ricca di servizi ed opportunità per tutti. A chiederla non sono i rappresentanti di un movimento politico o di un partito, ma diciotto ragazzi di quinta elementare dell'Istituto Maestre Pie Filippini di Otranto, che, nella mattinata, si sono recati al comune, per incontrare il sindaco, Luciano Cariddi, e proporgli i propri progetti per il paese.

Non rappresentano un consiglio comunale dei ragazzi (che peraltro non esiste ad Otranto) né sono candidati: eppure su ambiente, salute, solidarietà, servizi sociali, sport, cultura, tempo libero e soprattutto scuola hanno le idee molto chiare, raccontando a loro modo come vivono e vedono la città, ponendo domande al primo cittadino ed ascoltando con attenzione le sue risposte.

Il sindaco, "incalzato" dai quesiti dei giovani osservatori (accompagnati dalla responsabile dell'Istituto, Suor Concetta Perone, e dall'insegnante, Stefania Temis), ha spiegato all'inconsueta tribuna i meccanismi della vita amministrativa, le problematiche che ne derivano e i progetti in cantiere, per rendere Otranto sempre più una città al passo coi tempi.

Ma quella che colpisce delle proposte, concepite dai ragazzi, è la straordinaria genuinità ed attualità delle stesse: gli alunni della quinta hanno chiesto al sindaco una città più vivibile, senza l'eccessivo traffico estivo, con una migliore segnaletica delle bellezze artistiche, ma soprattutto con maggiore attenzione al mare (liberandolo da ogni rischio di inquinamento), alle spiagge libere (ridotte ai minimi storici) e al verde. I ragazzi desiderano una città con più piste ciclabili e meno alberghi. Interessante è stato ad un certo punto il riferimento, fatto ad Edificio Caputo, la struttura fatiscente che domani il Lungomare, su cui i ragazzi hanno chiesto informazioni al sindaco, proponendo che possa essere trasformata in un ospedale pediatrico. Cariddi ha raccontato loro di aver scritto recentemente una lettera ai proprietari della struttura, perché si possa ultimare quanto prima un'opera che lede ogni idea di riqualificazione urbanistica, annunciando che non si escludono ipotesi a breve termine (ma a rigor di legge) come l'esproprio o l'abbattimento.

I ragazzi hanno anche sottolineato l'importanza di avere più farmacie ad Otranto con apertura domenicale, una casa di riposo per anziani, con tutta una serie di idee da spendere in favore delle categorie sociali più bisognose. Per quel che riguarda lo sport, la cultura ed il tempo libero, i ragazzi hanno manifestato l'esigenza di avere più spazi, tra cui un campo da basket, un parco giochi (con isole verdi), una piscina coperta, un cinema, una pista da bowling (esclusivamente per ragazzi), una biblioteca con incontri periodici con autori, dei laboratori creativi, una ludoteca. A queste richieste il sindaco ha riposto con una battuta, invitando la superiora e don Paolo Ricciardi (presente all'incontro) ad intercedere lassù per "ottenere un aiuto", visto che molte proposte sono difficilmente realizzabili, a causa delle scarse risorse economiche a disposizione del comune.

Anche sul mondo più vicino alla loro quotidianità, ossia quello della scuola, hanno lanciato interessanti proposte sul miglioramento delle strutture, dell'offerta tecnologica, ma soprattutto con uno sguardo preferenziale alla possibilità di avere sul posto una scuola di lingue straniere e di studiare con l'aiuto di figure esperte la storia di Otranto.

Quasi un'ora di confronto con il sindaco per i ragazzi dell'Istituto Filippini, all'insegna di un concetto rimarcato in ogni loro parola o curiosità: "Vogliamo tutelare la nostra città". E chissà che qualche loro suggerimento non torni utile in futuro anche agli stessi amministratori e a chiunque s'impegni (o voglia farlo) per il bene stesso di Otranto.

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