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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Monteroni di Lecce

Usura a Monteroni: torna libero Guido, il ragioniere di Giancane

I giudici del tribunale del riesame hanno annullato l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del dipendente dell'imprenditore accusato di usura pluriaggravata, non sussistendo più le esigenze perché resti ai domiciliari

 

LECCE – I giudici del tribunale del riesame, questa mattina, hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare che era stata emessa nei confronti di Giovanni Paolo Guido, 43enne, di Monteroni, accusato di favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta su di un presunto, vasto giro di usura, che vede al centro, in particolare, l’imprenditore edile Domenico Giancane, 62enne, monteronese. Guido lavora proprio per le aziende di Giancane, in qualità di ragioniere.

Secondo quanto contestato dai carabinieri della compagnia di Lecce, che hanno svolto le indagini, sotto il coordinamento del pubblico ministero della Dda di Lecce, Alessio Coccioli, il ragioniere sarebbe venuto incontro al suo titolare, nel tentativo di far apparire legittime alcune operazioni usurarie, tramite l'emissione di fatture false e l'alterazione di registri contabili, nel momento in cui le indagini, ormai in fase avanzata, stavano scoperchiando l’affaire, sia sulla scorta di una mole notevole di intercettazioni, sia, soprattutto, delle prime denunce sporte da diverse persone che si sono dichiarate vittime di tassi elevati.

Guido, dunque, che è difeso dall’avvocato Massimo Bellini, resta indagato, ma torna in libertà, non sussistendo più le esigenze cautelari, dovute alla possibilità d’inquinamento probatorio. La sua posizione è sicuramente più sfumata, rispetto a Giancane che, per gli inquirenti, sarebbe il promotore del vasto giro, tanto da aver ricevuto ben due ordinanze d’arresto nel giro di poche settimane.

La prima, nella quale era stato coinvolto anche Guido (questi, però, fin da subito confinato ai domiciliari, rispetto all’imprenditore, che è tuttora in carcere), risale a mercoledì 24 ottobre. La seconda, invece, è di mercoledì 7 novembre, sulla scorta di nuovi accertamenti e ulteriori denunce, tanto che l’imprenditore deve rispondere di usura pluriaggravata continuata, estorsione ed esercizio abusivo di attività finanziaria.  Le presunte vittime, quasi sempre altri imprenditori dello stesso ramo, di Monteroni e di altri comuni vicini.

La posizione di Giancane, che come lo stesso Guido s’è sempre professato innocente, sarà vagliata dai giudici del riesame nei prossimi giorni. E’ difeso, oltre che dal già citato avvocato Bellini, anche da Angelo Pallara.  

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