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Cronaca Salve

Vagava in strada con mitra di plastica, fermato un pachistano

Nulla a che fare con il terrorismo, ma risponde di procurato allarme. E' un 27enne. Ha spiegato alla polizia di aver trovato il giocattolo per terra. Decine le telefonate giunte al 113

SALVE – Straniero e scuro di carnagione, ai bordi di una strada in direzione di Salve e con un fucile mitragliatore in mano. Probabilmente stava rientrando nel centro di cui è ospite. La visione è apparsa con il tutto il suo sinistro carico di brutti presagi a decine di automobilisti in transito. Con questi chiari di luna.

Lui, 27enne pachistano, vagava di buon mattino sulla 274. E se già una passeggiata su una statale, rasentando veicoli che schizzano a tutta velocità, è un’anomalia che prima o poi fa scattare per forza qualche segnalazione al 113, figurarsi per un soggetto armato come un mercenario.

Decidere di affrontare questo particolare itinerario imbracciando un mitra, per quanto (si sarebbe presto scoperto) un innocuo giocattolo, non è stata una buona idea. Tanto per cominciare, difficile per un automobilista in transito accorgersi subito che quello stretto fra le mani non era nient’altro che un pezzo di plastica plasmato a mo’ di arma.

Non si sa più quante telefonate siano arrivate, quasi in contemporanea, al 113 o direttamente sul numero di telefono del commissariato di polizia di Taurisano. Una valanga di chiamate di salentini e turisti, alcuni molto preoccupati. Così, alle 10 in punto, l’uomo era già nelle mani degli agenti. Gli uomini delle volanti non hanno nemmeno dovuto disarmarlo del giocattolo. Semplicemente, non l’aveva più.

Senza titolo-1-5-14Gli hanno chiesto se davvero stesse camminando poco prima con un’arma. Lui, candidamente, ha ammesso, con le poche parole che conosce, di aver trovato per terra un fucile giocattolo e di averlo tenuto fra le mani fin quando, visti gli sguardi sbigottiti e terrorizzati dei passanti, ha pensato bene di gettarlo via. Deve aver capito da solo che lo stavano scambiando per un terrorista.

Tramite le indicazioni fornite da un giovane (uno fra quelli che avevano chiamato la polizia pochi minuti prima), il mitragliatore giocattolo è stato presto scovato. Si trovava abbandonato per terra, nemmeno nascosto, all'altezza all’incrocio fra Salve e Torre Pali (in direzione di Gallipoli), a circa 200 metri da dov’era stato fermato pachistano. Un oggetto nero, di plastica, lungo 71 centimetri con cannocchiale e caricatore e canna e mirino rossi, questi ultimi di 15 centimetri circa.

L’uomo è stato condotto presso il commissariato. Sentito il magistrato di turno, Maria Vallefuoco, s’è proceduto anche una perquisizione nell’alloggio dove risiede, nel “Costa d’oro” di Salve, albergo diventato centro d’accoglienza. Nessun segno di adesione all’Isis, nessun’altra arma vera o finta, nulla di preoccupante. Alla fine, è stato indagato per procurato allarme. E, certo, qualche aspetto deve ancora essere chiarito. Anche per questo, è stato anche nominato un ausiliario di polizia giudiziaria quale interprete, un uomo di madrelingua pachistano che collabora già con la Procura. 

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