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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Surbo

Valentino, ucciso senza un perché. Il dramma dei genitori: "Giustizia, non vendetta"

Una tragedia assurda. Papà Antonio Spalluto e la madre Annarita De Matteis, vogliono che sia fatta giustizia e sia reso onore alla memoria del figlio, assassinato secondo gli inquirenti per errore da Salvatore Andrea Polimeno

 

SURBO – E’ un dolore immenso, difficile da raccontare e che toglie il fiato, quello dei genitori di Valentino Spalluto, il 20enne originario di Surbo assassinato il 2 agosto scorso in piazza Palio. Una morte tanto atroce quanto assurda: Valentino, infatti, come hanno dimostrato le indagini della squadra mobile di Lecce, è stato ucciso per errore. Non era lui l’obiettivo del presunto assassino, Salvatore Andrea Polimeno, 23enne leccese.

Dopo l’arresto del killer, papà Antonio e la madre Annarita De Matteis, vogliono che sia fatta giustizia e sia reso onore alla memoria di Valentino. Un ragazzo perbene, che a luglio scorso aveva finito il periodo di messa alla prova e iniziato una nuova vita.

Dopo aver conseguito la licenza media, aveva trovato un buon lavoro, fino a quando i suoi sogni sono stati spezzati da due proiettili esplosi da una folle mano omicida. Quel ragazzo dalla faccia buona lavorava anche e soprattutto per aiutare la famiglia, visti i problemi di salute del padre. “Non vogliamo vendetta ma solo giustizia - dice Antonio Spalluto - nostro figlio era un bravo ragazzo, con la coscienza pulita, un lavoratore che si sacrificava per noi. Ringrazio la magistratura per il lavoro svolto”.

La mamma fa fatica a trattenere le lacrime: “E’ come se Valentino fosse ancora accanto a me. Non riesco a credere che qualcuno possa avergli fatto del male”. La donna non riesce a darsi pace per un omicidio senza perché: “Non è giusto morire così, a soli vent’anni. Hanno spezzato la vita e i sogni di un ragazzo d’oro, che in un pomeriggio d’estate, con oltre 40 gradi, aveva preferito andare a lavorare piuttosto che stare in spiaggia come tanti suoi coetanei. Mio figlio era il nostro orgoglio”.

“Questo è un caso particolare – commenta l’avvocato Francesca Conte, che assiste i familiari della vittima –, che mi ha colpito come madre, professionista e cittadino. La storia di una vita e di sogni spezzati a soli vent’anni, in un torrido pomeriggio di lavoro. E’ giusto che si ricordi Valentino come una vittima di quella violenza che spesso travolge gli innocenti”.

“La storia di questa famiglia, di cui mi ha colpito la grande dignità, è emblematica. Mi ricorda quella di Melissa Bassi, la ragazza morta nell’attentato di Brindisi. Anche qui bisogna fare un plauso, seppur preservando la presunzione di innocenza, al lavoro della magistratura. Sarebbe bello se a Surbo, dopo le tante voci assurde circolate all’indomani dell’omicidio, s’intitolasse una strada o una piazza a Valentino Spalluto”.

Si svolgerà domani mattina, nel carcere di Borgo San Nicola alla presenza del gip Ines Casciaro, l’interrogatorio di Salvatore Polimeno, detto Andrea, assistito dall'avvocato Giovanni Battista Cervo. Il 23enne è accusato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione.

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