Valigia sospetta, arrivano gli artificieri con il robot. Ma era del tutto vuota
Traffico bloccato per una ventina di minuti in via Adua, poi la verifica in piazzale Rozzi. Fortunatamente, era solo un falso allarme
LECCE – In tempi di allarme terroristico diffuso una valigia abbandonata porta con sé un bel carico di suggestione, anche quando è vuota. Proprio come in questo caso. Certo, qualcuno avrà provato anche un misto di curiosità e apprensione, questa sera, quando in pieno centro sono arrivati gli artificieri dei carabinieri, mentre gli agenti di polizia locale hanno chiuso momentaneamente l’accesso al traffico, avvisando la cittadinanza tramite il canale Telegram di seguire altre indicazioni.
Questo è accaduto in particolare intorno alle 20 in via Adua (parallella di viale degli Studenti), alle spalle dell’edificio che ospitava un tempo il liceo musicale “Tito Schipa”, confinante con il liceo classico “Palmieri”. Alle spalle dello “Schipa” vi è uno slargo con parcheggi. Qui, dunque, esattamente all’incrocio con via Pietro Palumbo, uno degli accessi al centro storico, alcuni cittadini hanno segnalato una valigia sospetta.
E’ scattata la procedura prevista per questi casi (non è la prima volta che fatti simili si verificano a Lecce). L’area è stata cinturata e l’artificiere è arrivato con il robot filoguidato antisabotaggio “Pedsco Rmi 94”. La valigia è stata recuperata e, come in altre occasioni, la camionetta dell’Arma si è spostata in direzione dello stadio, nel punto più lontano in assoluto dalle abitazioni. In una ventina di minuti la viabilità è tornata regolare.
In piazzale Costantino Rozzi, dunque, sotto al lampione che sorge nel pieno centro dell'ampio parcheggio dietro alla tribuna est destinato alle autovetture quando gioca il Lecce in casa o vi sono altri eventi sportivi al “Via del Mare”, il braccio meccanico del robot ha spalancato la valigia.
Dentro non c’era assolutamente nulla. Nemmeno vecchi abiti. Insomma, qualcuno s’è semplicemente sbarazzato di quel bagaglio, lasciandolo per strada come succede per altra spazzatura, invece di usare i normali metodi di smaltimento. Ed ecco che persino i rifiuti finiscono per diventare momento di lavoro complesso, blocco del traffico e disagio, e provocare anche qualche attimo di tensione. A modo suo, l’abbandono scriteriato di spazzatura e vecchi oggetti, un modo come un altro per compiere un attentato alla città.
