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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Piazza Sant'Oronzo

Balordi distruggono panca ai piedi del Santo. Ancora oltraggiata la piazza

Il piano di seduta, dal peso considerevole, è stato rovesciato a terra e si è frantumato in più parti. Le registrazioni delle telecamere di sicurezza che puntano sull'ovale di Piazza Sant'Oronzo potrebbero portare all'identificazione dei responsabili

LECCE – Ennesimo atto di vandalismo in Piazza Sant’Oronzo. Nel corso della notte è stata danneggiata irreparabilmente una delle panche in pietra poste ai piedi della colonna che regge la statua del patrono. La lastra di marmo che funge come piano di seduta è stata rovesciata a terra, rompendosi in tre parti. Ma le immagini di almeno due telecamere di videosorveglianza, che puntano sull’ovale e sul Sedile da punti diversi, sono al vaglio della centrale operativa della polizia locale per risalire agli autori del gesto.

A rendersi protagonisti di questo atto di inciviltà contro il patrimonio pubblico dovrebbero essere stati più individui, considerato il peso della lastra. Ed è con ogni probabilità che abbiano agito quando non c’era nessuno nei paraggi, forse in preda ai fumi dell'alcol. Non è la prima volta, putroppo, che il cuore della città diventa teatro di storie di ordinaria inciviltà. Nei mesi scorsi, infatti, alcuni episodi sono stati prontamente segnalati alle forze dell’ordine.

Il primo si è verificato la notte del 30 settembre scorso: un 27enne di nazionalità indiana non si peritò di fare i propri bisogni sotto i portici che sorgono lungo un lato dell’Anfiteatro romano. Un gruppo di ragazzine fermò una pattuglia di passaggio segnalando il caso e gli agenti fecero appena in tempo a fermare un tentativo di linciaggio.

Il secondo risale al 19 ottobre scorso: un uomo di 39 anni, residente nella provincia di Lecce, fece la sua passerella fin sopra lo stemma della città, al centro dell’ovale, a bordo della sua Toyota Yaris. I passanti, anche in questo caso, si rivolsero alla polizia e l’uomo fu identificato e multato, non prima di aver fatto sfoggio di un balletto con la musica che proveniva, a tutto volume, dall’interno del suo veicolo.

La sceneggiata fu immortalata dalle stesse videocamere, installate una sul palazzo all’angolo con via dei Mocenigo, l’altra sull’edificio che sorge proprio davanti a Palazzo Carafa e che domina la piazza, che in queste ore potrebbero essere determinanti per risalire agli autori del gesto di vandalismo di questa notte. Intanto l’ufficio comunale per i Lavori Pubblici si è attivato: resta da capire se sia necessario il benestare della Soprintendenza, trattandosi di un arredo urbano in un contesto protetto.

Resta invece tutto da sciogliere l’enigma legato alla sparizione (a dire il velo l’ennesima) della statua del Bambinello rubata dal presepe allestito nell’Anfiteatro, di cui si è accorto un agente di polizia locale nel primo pomeriggio del 3 gennaio.

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