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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Veglie / Via Madonna dei Greci

Convinto che lo stessero già cercando, confessa la rapina appena compiuta

Un 20enne arrestato a Veglie dai carabinieri della stazione locale che l'hanno incrociato, fermandolo, perché insospettiti dal suo atteggiamento. Aveva ancora addosso coltello e passamontagna, che si era sfilato, e aveva appena assaltato una tabaccheria

VEGLIE – Passo svelto, affanno, lineamenti del volto tesi. Un volto già noto, ai carabinieri della stazione di Veglie, quello di Giulio Calò, 20enne del posto anche se non ha alle spalle precedenti di spessore. Ma proprio quell’andatura ha insospettito ieri pomeriggio i militari che stavano pattugliando il paese e che in quel momento si stavano trovando a passare in via Madonna dei Greci.

Hanno così deciso di fermarlo per un controllo e Calò, probabilmente ritenendo che fossero già sulle sue tracce, non ha potuto fare altro che confessare una rapina appena messa a segno nella tabaccheria “Lu Sannà”. Giusto 300 metri più indietro.

In realtà, i carabinieri ancora non sapevano nulla, ma Calò non avrebbe comunque fatto molta strada, perché addosso aveva ancora il passamontagna, che si era evidentemente appena sfilato dalla testa, il coltello da cucina usato per minacciare le vittime, guanti e 380 euro in contanti. Ed è bastato un attimo per avere conferma di tutto, una volta entrati nell’esercizio commerciale all’angolo di via Madonna dei Greci e acquisite informazioni e testimonianze.

RAPINA VEGLIE-2Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle 17,30, e il giovane, una volta condotto in caserma, è stato dichiarato in arresto e trasferito in carcere. Passamontagna e coltello sono stati sequestrati e sono state anche acquisite le immagini di videosorveglianza per ulteriori riscontri.

Se anche carabinieri e 20enne non si fossero incrociati, probabilmente, proprio dai fotogrammi estrapolati, gli investigatori sarebbero comunque riusciti a risalire all’autore della rapina, ma magari se la sarebbe cavata con una denuncia a piede libero, perché al di fuori della flagranza. Ovvero, la stessa sorte toccata il 22 settembre scorso a un 50enne che, dopo aver assaltato la stessa tabaccheria, “Lu Sannà”, lì per lì era riuscito a farla franca. Le indagini dei militari avevano comunque consentito di risalire alla sua identità.

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