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Cronaca Veglie

Lei lo lascia, lui tenta di strangolarla e di gettarla in un pozzo

Veglie: un 71enne risponde di tentato omicidio. La donna, 41enne, è riuscita a divincolarsi e a fuggire per strada, dove l'hanno soccorsa due automobilisti

VEGLIE – Li dividono trent’anni. Lui, Vittorio Delle Rose, 71enne di Copertino, rigattiere lei 41enne, si frequentavano ormai da due anni. E stamattina alle orecchie dell’uomo è arrivata la notizia che mai avrebbe voluto sentire, ma che forse, in cuor suo, attendeva con timore: “La nostra storia è finita”.

Pare che lei nutra sentimenti per un altro. E, come purtroppo sempre più spesso avviene, la gelosia ha preso il sopravvento in maniera irrazionale, non permettendo di accettare la separazione. E deve aver morso l’uomo al punto tale da fargli concepire un’idea folle, carica di livore: ucciderla. E farlo in maniera a dir poco spietata, strangolandola e gettando il corpo in fondo a un pozzo. 

Un piano covato da tempo o messo in atto sul momento? E’ quanto si cercherà, fra le altre cose, di stabilire con precisione. Di certo, il 71enne ha usato una corda che aveva con sé. Ed è riuscito, in tarda mattinata, a convincere l'ormai ex compagna a salire sulla sua motoape e seguirlo, con la scusa di andare a trovare una persona di loro conoscenza a Monteruga, frazione di Veglie.

Lei si è fidata. Quindi, è possbile che non abbia percepito aria di pericolo immimente. Ma, lungo il tragitto, all’improvviso il veicolo ha assunto un’altra direzione, una svolta del tutto inattesa, per la donna. Si è addentrata nelle campagne e qui Delle Rose è sceso. Erano vicini a un pozzo. Poi, ecco una corda, presa dal cassone, cingerle all’improvviso il collo, sempre più stretta, fin quasi soffocarla, per trascinarla fuori. E infine, il tentativo di gettarla giù, dentro il pozzo, appena scoperchiato. Usando tutta la violenza possibile: pugni, schiaffi, spintoni.

DELLE ROSE  VITTORIO . (1)-2Il desiderio di vivere, però, ha vinto. Lei è riuscita a divincolarsi e a scappare. Lui non è stato in grado di bloccarla. E quando la donna ha raggiunto la provinciale, deve aver intravisto finalmente una luce, dopo interminabili attimi di terrore. Prima una, poi una seconda auto si sono fermate sul ciglio della strada. I conducenti hanno pensato nei primi istanti a un incidente, guardandola vagare e chiedere aiuto. Ma hanno capito ben presto che la situazione era molto diversa. Perdeva sangue dal naso, un occhio era tumefatto, ma aveva anche un vistoso segno sul collo. Lei ha spiegato in pochi istanti cosa accaduto e uno dei due automobilisti ha chiamato i carabinieri della stazione di Veglie.

Il comandante della stazione, il maresciallo Raffaele Lezzi, e un appuntato hanno subito raggiunto il posto. Lui, il 71enne, era ancora lì. E’ stato condotto in caserma e interrogato, mentre per la 41enne si sono aperte le porte dell’ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, dove si trova al momento ricoverata. Un’ambulanza del 118, però, è stata richiesta a un certo punto anche per l’uomo, che nella stazione dei carabinieri è crollato, colto da un malore. Trasportato al nosocomio "San Giuseppe" di Copertino, sarà presto trasferito in carcere, come richiesto dal pubblico ministero di turno, Antonio Negro. Risponde di tentato omicidio ed è difeso dagli avvocati Giuseppe Nestola e Silvio Verri. 

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