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Cronaca Gallipoli

Venneri: "Basta cori offensivi o chiudo il Bianco"

Vertice tra amministrazione e dirigenza del Gallipoli Football 1909 e non si è parlato solo di lavori allo stadio. Il sindaco contrariato per le invettive nel triangolare. Braccio di ferro con Caputo

GALLIPOLI - Non è ancora braccio di ferro, ma poco ci manca. E sulla stagione calcistica del nuovo Gallipoli si addensa qualche nube di troppo, dopo il nuovo corso lanciato con impeto e sacrificio dall'associazione de "Il Mio Gallipoli" e dal presidente Attilio Caputo. Nulla a che vedere con le prestazioni sul campo (la stagione agonistica è iniziata domenica pomeriggio con il pareggio in coppa per 1-1 con il Toma Maglie) della nuova squadra. Quanto più che altro qualche nota stonata dettata dai cori sugli spalti che sembrano aver contrariato, e non poco, il sindaco Venneri. Sollecitato infatti proprio dal primo cittadino si è svolta nella tarda mattinata di ieri a Palazzo Balsamo una riunione a largo raggio e incentrata soprattutto sui cori ingiuriosi che si ripetono sugli spalti dello stadio Bianco all'indirizzo del sindaco. Ciò si è ripetuto anche nel corso dell'ultimo triangolare della scorsa settimana con Virtus Casarano e Primavera del Lecce e la circostanza è stata già stigmatizzata dalla dirigenza ionica.

All'incontro in Comune hanno preso parte oltre al sindaco e al presidente del sodalizio giallorosso, Attilio Caputo, anche l'assessore allo Sport, Giorgio Cacciatori, i consiglieri Dino Scariolo e Fabrizio Ferilli, i tecnici comunali Giuseppe Cataldi e Giuseppe Carmone, Davide Di Girolamo dell'associazione Il Mio Gallipoli. Assente per impegni di lavoro il presidente onorario Marcello Congedo. E durante l'incontro a Palazzo di città è emersa forte e chiara la determinazione del sindaco Venneri a non concedere l'autorizzazione dello stadio per lo svolgimento delle partite del campionato di Promozione e da parte del presidente Caputo a ritirare la squadra nell'eventualità che questa decisione sindacale venisse formalizzata. Pur comprendendo l'amarezza personale della prima carica comunale per il ripetersi di gratuite offese, il presidente Caputo e l'ingegnere Di Girolamo hanno voluto illustrare anche l'impegno, non solo economico, che si sta attuando per far sì che attraverso la pratica del giuoco del calcio la città bella possa avere una straordinaria opportunità di valorizzazione dei giovani gallipolini, intesa come crescita umana e non come ricerca di talenti puri. Una vetrina promozionale, attraverso la realizzazione di eventi in loco ma anche in Italia ed all'estero legati alla prima squadra ed al settore giovanile, uno stadio più accogliente e funzionale, anche attraverso il coinvolgimento volontario di quanti si dedicano per la buona riuscita di ogni singola iniziativa sportiva domenicale ed infrasettimanale.

Sul nodo dei cori il presidente Caputo ha spiegato: "In una riunione con alcuni rappresentanti dei tifosi di venerdì scorso la società del Gallipoli Football 1909 aveva già stigmatizzato queste esternazioni ritenendole deprecabili e fuori luogo, unitamente al lancio di petardi verificatosi durante lo svolgimento del triangolare tra Gallipoli, Virtus Casarano e Lecce. Nel sottolineare come i tifosi gallipolini si sono sempre contraddistinti per il loro comportamento e l'attaccamento alla maglia giallorossa nella circostanza si è anche addivenuti alla determinazione di lanciare l'iniziativa ‘Coloriamo il Bianco' che con la collaborazione di alcuni tifosi si propone di ravvivare lo stadio cittadino trasformandolo nel look con interventi di restyling cromatico, dalle porte d'ingresso alle tribune, con la riproduzione di stemmi, coreografie e quant'altro possa rendere la casa degli sportivi gallipolini ancora più giallorossa".

In termini più pratici e proficui invece da parte dell'Ufficio Tecnico comunale sono stati menzionati i lavori realizzati al Bianco negli ultimi quaranta giorni tra cui la rigenerazione del terreno di giuoco, l'impermeabilizzazione e la pitturazione degli spogliatoi, la sostituzione delle griglie delle acque di scolo bordo campo, la demolizione ed il rifacimento del solaio nei bagni della curva sud, la sostituzione degli organi illuminati nella tribuna e nel sottopassaggio, tinteggiatura di due porte di ingresso, il rifacimento dei fori per l'alloggiamento del supporto delle bandierine di calcio d'angolo, la verifica dell'impianto di illuminazione e di amplificazione, la sostituzione dei lucchetti delle porte di accesso. "Molto resta da fare" commenta Caputo, "ma è comunque un segnale di attenzione del quale prendiamo atto e ringraziamo". E per stoppare polemiche e inutili frizioni penalizzanti per la rinascita della Gallipoli calcistica (tenendo anche conto che comunque il Comune ha fatto la sua parte concedendo lo stadio e finanziando i lavori) lo stesso presidente Caputo conclude: " La sfida è lanciata e se persino don Salvatore Leopizzi, nella veste di assistente spirituale supporta con l'ausilio della parrocchia di San Antonio i progetti in cantiere, ci chiediamo se per poter ricucire questo rapporto tra l'amministrazione comunale e la comunità dei tifosi, anche ultrà, non possa essere utile un incontro nel quale confrontarsi civilmente ed orientare la bussola verso i nuovi ambiziosi traguardi, non esclusivamente sportivi".

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