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Cronaca

Verbali manomessi? Rinviato a giudizio un vigile urbano

Un agente della municipale di Lecce è stato rinviato a giudizio con le accuse di falso in atto pubblico e peculato. Secondo le accuse, avrebbe manomesso i verbali di multe elevate a vari personaggi

Un vigile urbano della Polizia municipale di Lecce è stato rinviato a giudizio con le accuse di falso in atto pubblico e peculato. Secondo le accuse, avrebbe manomesso i verbali di multe elevate personaggi illustri di Lecce, esponenti politici e rappresentanti del panorama sportivo ed economico cittadino. Il processo si aprirà il prossimo 26 settembre nell'aula della prima sezione collegiale. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Nicola Lariccia, sulla scorta delle richieste formulate dal pubblico ministero Marco D'Agostino.

Diversi gli episodi contestati. Con un personale stratagemma, il maresciallo avrebbe provveduto all'annullamento del verbale di contravvenzione al codice della strada, falsamente attestato, apponendo la propria sigla in calce, che un'auto fosse in avaria, circostanza che non sarebbe corrispondente al vero perché il proprietario aveva ritirato il veicolo presso la depositeria della Sgm in perfetto stato d'uso. Con lo stesso stratagemma avrebbe annullato il verbale comminato ad un'altra persona, perché in possesso di un pass di accesso alla zona a traffico limitato, circostanza che anche in questo caso non sarebbe corrispondente al vero. Medesimo bluff adottato sull'auto di un assessore comunale . Anche una Fiat Punto di proprietà di un istituto di credito sarebbe stata condonata, perché "in possesso di un pass", che non sarebbe mai comparso. L'agente è difeso dall'avvocato Fulvio Pedone.

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