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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Vernole / Via Lecce

Cede solaio e il prospetto si "aggrappa" ai cavi di Enel e Telecom

Il crollo poco prima dell'alba a Vernole, in via Lecce. Il primo piano è sprofondato, provocando l'inclinazione della facciata che non è caduta del tutto solo per una curiosa circostanza. Ora la zona messa in sicurezza

VERNOLE – Erano quasi le 4,30 del mattino, quando dentro Vernole s’è avvertito un boato sordo. Ancora buio per le vie, ma più di qualcuno s'è svegliato di colpo. La causa, il crollo del solaio al primo piano di una vecchia abitazione. L’aspetto particolare della vicenda: a causa del sommovimento, il prospetto ha rischiato di precipitare a piombo sulla via. S’è inclinato di circa 30 gradi, ma il crollo è stato evitato dai cavi di Enel e Telecom. In pratica, hanno bloccato la discesa, sorreggendo il prospetto.

L’immobile era disabitato, non destinato a dimora. Accanto, altre case, nel pieno centro del paese. Il crollo ha interessato una porzione di circa 15 metri quadri di solaio che, nel più classico degli effetti domino, ha provocato la pendenza della facciata, che è rimasta però “aggrappata” a quei provvidenziali cavi attaccati a robusti piloni. Il pietrisco venuto giù ha lievemente danneggiato due autovetture parcheggiate al di sotto. Fortuna, dunque, ha voluto che non sia crollato tutto e, soprattutto, che il problema di staticità si sia verificato in un orario in cui per le vie non c’era nessuno.

Sul posto sono arrivate diverse squadre di esperti per capire come agire: i vigili del fuoco da Lecce, ma anche tecnici di Enel e Telecom, oltre al personale dell’ufficio tecnico comunale, che ha subito ordinato la demolizione della parete pericolante. Il proprietario dell’immobile s’è attivato immediatamente, ha contattato una ditta edile e già alle prime ore di questa mattina l’edificio era stato messo in sicurezza.

Non è il primo crollo di solai e pareti che avviene negli ultimi tempi. A febbraio è successo a San Pietro in Lama, pochi giorni prima, alla fine di gennaio, stessa sorte per un edificio di Taurisano.

I problemi, come nello specifico caso odierno di Vernole, possono dipendere dal tipo di costruzione. I cosiddetti solai a margherita, realizzati con pignatte e rinforzo in ferro, precedenti agli anni ’60, prima dell’avvento delle travi precompresse, sono destinati spesso a cedere, senza particolare manutenzione.

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