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Cronaca

Vertice in Prefettura per scongiurare l’ennesimo blocco rifiuti

L’incontro odierno per dare risposte al rischio di un ennesimo stallo del sistema, per via dell’agitazione dei lavoratori e dei debiti dei comuni, porta qualche rassicurazione sul versante degli impegni. Ma la preoccupazione resta

LECCE - Rifiuti e veleni, il Salento, dopo il blocco dei giorni scorsi di tutti gli impianti del ciclo rifiuti, per la protesta dei lavoratori delle aziende e le situazioni debitorie pendenti da parte dei Comuni, sembra essere tornato alla normalità. Sembra, appunto, perché una nuova emergenza è dietro l’angolo, con il rischio di un nuovo blocco nelle prossime ore.

Per scongiuralo il Prefetto, Giuliana Perrotta, ha convocato quest’oggi una riunione per esaminare la situazione venutasi a creare a causa del ritardato pagamento da parte dei comuni alle ditte che gestiscono le discariche della provincia, che ha causato lo stato di agitazione dei dipendenti delle aziende con gravi disagi per lo smaltimento dei rifiuti.

“Un ulteriore blocco degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti nel bacino Lecce/2 rischia di diventare pericoloso sotto il profilo igienico sanitario e della sicurezza pubblica con l'approssimarsi della stagione estiva e con l'aumento del flusso di turisti”: questo il concetto ribadito dalla Perrotta nel corso dell'incontro in Prefettura.

Alla riunione hanno preso parte il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, il presidente Ato Lecce/2, Silvano Macculli, il legale rappresentante del consorzio Co.Ge.Am., sindaci e commissari straordinari dei Comuni del bacino Lecce/2. I sindaci si sono impegnati a un versamento immediato di somme, quale anticipazione sui debiti, per poter raggiungere i tre milioni di euro, che sono la somma ritenuta indispensabile dalle ditte per poter procedere ad una gestione ordinaria nei prossimi mesi.

Il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, raggiunto successivamente, ha sostenuto come, tuttavia, il problema della gestione presenti altre complessità: “Se i cittadini differenziano i rifiuti, che poi vengono rimescolati successivamente, rischiamo di non risolvere nulla sul piano dei costi e, allo stesso tempo, della gestione dell’ambiente”.  

Per mercoledì prossimo 4 aprile, intanto, è stata fissata un'assemblea dell'Ato Le/2 per quantificazione i debiti di ciascun Comune e verificare la possibilità di un pagamento diretto da parte delle stesse amministrazioni a favore delle ditte che gestiscono gli impianti.

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