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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Veterinario leccese scomparso a Parma, la polizia scava nel pc

Ancora nessuna traccia di Stefano Toma, il veterinario di origini leccesi, ma residente a Parma, scomparso da sabato scorso nei boschi di Carrega. Vane le ricerche del 34enne, da parte dei sommozzatori, nel lago della Navetta

LECCE – Ancora nessuna traccia di Stefano Toma, il veterinario leccese 34enne, residente a Parma, scomparso da sabato scorso, quando è uscito di casa per recarsi in taxi col suo cane nei boschi di Carrega, a una quindicina di chilometri dalla città ducale. Gli inquirenti stanno scavando a fondo nella vita dell’uomo, e non si esclude che elementi utili alle indagini potrebbero presto arrivare dall’analisi del suo computer. Anche perché il cellulare dello scomparso è stato rinvenuto nella sua abitazione e non sembra che dall'apparecchio siano emerse particolari indicazioni.

Oggi sono proseguite fino al tramonto le ricerche degli uomini della protezione civile (composta da volontari), che nelle ultime 24 ore hanno battuto, con l’ausilio delle unità cinofile (fondamentale l’impiego dei cani molecolari), la zona nord e nord-est del parco. Vane le ricerche, da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Bologna, in uno specchio d'acqua che si trova nell'area dei boschi di Carrega: il lago della Navetta, dove ieri mattina i cani hanno fiutato una debole traccia. La squadra subacquea ha dovuto praticare un foro sulla superficie ghiacciata del bacino (che ha uno spessore di circa 20 centimetri) per scandagliare il lago, fino a una profondità di circa sei metri, senza trovare alcuna traccia. A rendere difficoltose le ricerche sono anche le temperature rigide di questi giorni, che ostacolano le capacità olfattive dei cani molecolari. Nessuna segnalazione è giunta al momento alle forze dell'ordine. Della scomparsa del veterinario si occuperà questa sera la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, in onda su Rai 3.

Le ricerche dovrebbero riprendere domani mattina, e potrebbero estendersi anche ad altre zone. Stefano Toma, infatti, è un esperto conoscitore dei parchi oltre che un grande camminatore, e potrebbe avrebbe percorso diversi chilometri. Le indagini degli uomini della squadra mobile di Parma, guidati da Enrico Tassi, proseguono a 360 gradi. Alcune persone sono state già sentite dagli inquirenti, tra cui il tassista che ha accompagnato il veterinario. L’uomo ha raccontato di aver  portato il 34 enne (che indossava un giubbotto scuro, un paio di jeans e uno zainetto di colore sgargiante) e un cane di grossa taglia di colore marrone, nei pressi del ristorante "I Pifferi".

Stefano avrebbe atteso che il taxi si allontanasse prima di spostarsi, facendo perdere le tracce. A lanciare l'allarme, il giorno seguente, è stata la famiglia dell'uomo che, secondo quanto si è appreso, viveva da solo nella città ducale. I genitori e la sorella dello scomparso hanno già raggiunto Parma per seguire da vicino le ricerche.

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