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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Viaggi "sistemati"? Prosciolti esponenti provinciali

Il fatto non sussiste: cadute tutte le accuse nei confronti di Pasquale Porpora, Antonietta Capone, Cosimo Durante, Carmine Caputo e Claudio Casciaro. L'inchiesta prese le mosse su viaggi nel 2003

Prosciolti perché il fatto non sussiste. Lo ha stabilito il gup Annalisa De Benedictis nell'udienza preliminare in cui erano finiti alcuni amministratori della Provincia per alcune trasferte "sistemate". Il sostituto procuratore Giovanni Gagliotta, aveva ipotizzato il reato di truffa ai danni della Provincia nei confronti di Pasquale Porpora, consigliere provinciale diessino, già assessore al Turismo, dell'avvocato Maria Antonietta Capone dei Comunisti italiani, pure lei consigliere provinciale, di Cosimo Durante, dei Ds, assessore alle Attività produttive, di Carmine Caputo (Margherita), assessore al Bilancio, e di Claudio Casciaro (Margherita), ex assessore e consigliere provinciale.

Nei loro confronti, il magistrato titolare dell'inchiesta aveva ipotizzato il reato di truffa aggravata. Porpora era finito sotto i riflettori della Procura per la trasferta a Milano del febbraio del 2003, dove avrebbe portato con sé la moglie. Tre gli episodi ipotizzati nei confronti di Maria Antonietta Capone ed uno a Durante: entrambi, secondo quelle che erano le accuse, si sarebbero fatti rimborsare il costo di pranzi che, per la Procura, sarebbero stati consumati da altre persone. Carmine Caputo, secondo l'indagine, nelle trasferte a Roma, Crotone, Milano e Rimini, sarebbe stato accompagnato da persone la cui presenza non sarebbe stata indicata nei rimborsi.

Infine, l'assessore Casciaro, nelle trasferte, sarebbe stato accompagnato dalla moglie. Tutte ipotesi d'accusa cadute nell'udienza preliminare di questa mattina davanti al gup e al pm d'udienza Donatina Buffelli. Gli avvocati erano Angelo Pallara, Pietro Quinto e Davide Sambati.

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