Video-choc, la prof si difende: "Classe incontenibile"
L'interrogatorio del gip Scardia è durato poco più di un'ora e mezza. Un arco di tempo utile alla docente per negare tutti gli addebiti e parlare di studenti irrispettosi nei suoi confronti
Un'ora e trentacinque minuti di interrogatorio per la professoressa di matematica dell'ormai famoso filmato in cui è immortalata alla prese con le carezze non troppo innocenti dei suoi alunni. La docente è stata ascoltata dal giudice per le indagini preliminari Vincenzo Scardia. Un atto dovuto, alla luce della richiesta formulata dal sostituto procuratore Maria Cristina Rizzo di interdizione dall'insegnamento. L'insegnante è ora in servizio presso il professionale "Marconi" di Lecce, di ruolo. Si è presentata venti minuti prima all'appuntamento con il giudice, fissato per le 16, al quinto piano del Palazzo di Giustizia. Nell'interrogatorio è stata assistita dai difensori Massimo Bellini e Vincenzo De Benedittis. Con loro anche un praticante avvocato.
L'avvocato Massimo Bellini ha spiegato che la sua assistita ha negato tutti gli addebiti contestati dal procuratore, parlando piuttosto di classe "incontenibile", dove, per un mese intero sarebbe stata derisa, al punto tale cui i ragazzi si sarebbero anche prodotti in atti poco convenienti. A tale proposito, la professoressa, di fronte al gip, ha anche precisato che in quella classe ci sono elementi che hanno preso 6 in condotta.
A dicembre del 2006, infine, dopo una serie di vicissitudini, la classe avrebbero preso il sopravvento definitivo sulla docente, filmandola così come si vede nell'ormai famigerato filmato mandato su YouTube. Ed ha anche sottolineato il fatto che, ad un certo punto, lei, in quegli istanti ha preso la sciarpa di una ragazza, per coprirsi la vita. Questo il succo della deposizione. Ora, si attende di conoscere la decisone del gip sulla sospensione dal pubblico servizio, che dovrebbe durare due mesi.
L'interrogatorio è reso obbligatorio dall'articolo 289 del codice di procedura penale, inerente la sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizi: "prima di decidere sulla richiesta del pubblico ministero di sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio, il giudice procede all'interrogatorio dell'indagato". Il giudice Scardia ora non deve osservare limiti di tempo per la decisione.
L'avvocato Massimo Bellini ha spiegato che la sua assistita ha negato tutti gli addebiti contestati dal procuratore, parlando piuttosto di classe "incontenibile", dove, per un mese intero sarebbe stata derisa, al punto tale cui i ragazzi si sarebbero anche prodotti in atti poco convenienti. A tale proposito, la professoressa, di fronte al gip, ha anche precisato che in quella classe ci sono elementi che hanno preso 6 in condotta.
A dicembre del 2006, infine, dopo una serie di vicissitudini, la classe avrebbero preso il sopravvento definitivo sulla docente, filmandola così come si vede nell'ormai famigerato filmato mandato su YouTube. Ed ha anche sottolineato il fatto che, ad un certo punto, lei, in quegli istanti ha preso la sciarpa di una ragazza, per coprirsi la vita. Questo il succo della deposizione. Ora, si attende di conoscere la decisone del gip sulla sospensione dal pubblico servizio, che dovrebbe durare due mesi.
L'interrogatorio è reso obbligatorio dall'articolo 289 del codice di procedura penale, inerente la sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizi: "prima di decidere sulla richiesta del pubblico ministero di sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio, il giudice procede all'interrogatorio dell'indagato". Il giudice Scardia ora non deve osservare limiti di tempo per la decisione.