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Cronaca

Ville e piscine abusive: dalla costruzione al sequestro

Strutture da mille e una notte, ora con i sigilli della Finanza, a Porto Cesareo, Corigliano d'Otranto, Torre dell'Orso. Ed emerge quadro inquietante sull'abusivismo edilizio nella provincia di Lecce

LECCE - In origine erano catapecchie, vecchie case coloniche sgangherate, come tante se ne vedono nelle campagne del Salento, ma poi, come per magia, il sortilegio dell'abusivismo edilizio ha trasformato quei ruderi, un tempo utilizzati dai contadini per metterci dentro zappe, aratri e semenza, in ville da capogiro, con annesse tanto di piscine e solarium.

La provincia di Lecce è piena di questi incantesimi edilizi, molti dei quali, anzi quasi tutti, commissionati da professionisti, che acquistano con quattro soldi la vecchia casa colonica per trasformare in una sfarzosa residenza estiva.

Sfruttano, i furbi, la legge sull'edilizia popolare, esente in gran parte da oneri urbanistici. E che, per esempio, su un appezzamento di terreno agricolo grande 10mila metri quadrati, dove già ricade un resto di casa colonica, permette loro l'ampliamento della vecchia struttura, per fini agricoli, di 100 metri quadrati. Così, lontano da occhi indiscreti, quelli del Comune di competenza, tanto per dire le cose come stanno, gli abusivi edificano villa e piscina e chi sei è visto, si è visto.

A meno che, i furbi, non si vedono arrivare sotto la residenza da sogno, un pattuglia della Guardia di finanza. Fine della festa. Almeno per un po'. Gli ultimi sequestri compiuti dalle Fiamme gialle, sono stati resi noti questa mattina nell'ambito di una conferenza stampa tenuta presso il comando provinciale di Lecce: tre le ville e quattro le piscine a cui hanno posto i sigilli, strutture da mille e una notte con annesse pertinenze e locali, a Porto Cesareo, Corigliano d'Otranto e Torre dell'Orso. Sei le persone denunciate all'autorità giudiziaria.

L'operazione contro l'abusivismo edilizio è stato condotto dei militari della Compagnia di Otranto, dalla tenenza di maglie e della brigata di Porto Cesareo. Per avere idea di che strutture stiamo parlando, i tre immobili e le quattro piscine abusive, con tutto il resto, sono grandi complessivamente 1.052.34 metri quadrati.

Ora, la cosa non finisce qui. Perché il danno erariale, oltre a quello ambientale, non di poco conto, che i proprietari delle abitazioni fuori legge procurano, ammonta a cifre da capogiro: chi si fa costruire la piscina e la villa abusiva si rivolge ad una ditta edile consenziente e che lavora in nero. Oltre al danno le beffa, perché le prime ad essere prese per i fondelli sono proprio le amministrazioni comunali, per non aver percepito quasi nulla, sempre sotto forma di oneri urbanistici, da quelle costruzioni abusive.

Ma poi c'è una altro aspetto che produce perdite importanti alle casse comunali, per esempio, di quei Comuni che ricadono sulle coste ionica e adriatica del Salento. L'altra categoria di furbi, spesso, denunciano di essere residenti nelle casetta al mare, insomma, dicono che quella è la loro prima casa, pagando pochissimo di Ici e Tarsu, salvo poi affittare, in nero, quelle stesse abitazioni ai turisti in cerca di mare e relax.

Ed ecco i numeri di questo scempio ambientale ed economico prodotto da chi ha scambiato il territorio in una sorta di Eldorado dell'abusivismo: dall'inizio dell'anno ad oggi, le Fiamme gialle di Lecce hanno sequestrato 28 immobili (per un totale di 4.539,41 metri quadrati) e 21 piscine con annesse pertinenze (per complessivi 6.278.75 metri quadrati) costruiti in difformità rispetto al permesso di costruire, denunziando all'autorità giudiziaria 47 persone.

Per l'anno 2009, la Finanza ha sequestrato 36 immobili (per complessivi 7.252,41 metri quadrati) e 4 piscine con annesse pertinenze, costruiti abusivamente o in difformità rispetto al permesso di costruire, denunciando 45 persone.

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