Parcheggia motorino nel camping sequestrato: trova i carabinieri e finisce nei guai

PORTO CESAREO - Vuoi per la canicola insopportabile di questi ultimi giorni, vuoi per l’attesissima affluenza turistica che ha reso le strade delle marine leccesi un dedalo inestricabile per chiunque sia in cerca di un parcheggio, ma per un pensionato di Salice Salentino il bagno nelle acque di Porto Cesareo si è rivelato più salato del previsto. L’uomo, infatti, stanti gli evidenti sigilli della Procura di Lecce, apposti lo scorso 14 agosto sull’ingresso del Camping Lido Azzurro, ha pensato bene di ovviare all’estenuante ricerca di un posteggio per il proprio ciclomotore penetrando nell’area sotto sequestro per poi trovare il giusto ristoro nel blu cristallino del mare antistante la struttura.

I militari della stazione locale dei carabinieri, effettuando la consueta perlustrazione con l’auto di pattuglia, avevano notato che qualcuno si era introdotto all’interno del campeggio, interdetto proprio alla vigilia di Ferragosto a seguito di un’operazione combinata di polizia municipale, guardia costiera e Arma, che ha portato all’evacuazione degli oltre 400 ospiti della struttura ricettiva e alla conseguente chiusura della stessa. Nel veder sopraggiungere i tutori dell’ordine, però, chi bivaccava incurante del divieto assoluto di accesso al campeggio se l’è data a gambe levate.

Mentre al loro arrivo, i carabinieri, hanno rinvenuto il ciclomotore che, evidentemente, doveva appartenere a qualcuno ancora presente nelle immediate adiacenze. Difatti, poco dopo, l’anziano proprietario del mezzo, un incensurato originario di Salice Salentino, si è fatto vivo per ricuperare il veicolo a due ruote. Ma ad attenderlo ha trovato gli uomini in uniforme che dopo l’identificazione l’hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per violazione dei sigilli.