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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Attenzioni morbose su ragazzine, la denuncia di due genitori

Un'indagine è in corso per riscontrare quanto riferito da una coppia della provincia di Lecce, circa un anziano che avrebbe molestato la loro figlia e quella di una conoscente

LECCE – Una, forse due bambine molestate da una uomo ultrasessantenne, che le avrebbe palpeggiate in più occasioni. È la sconcertante denuncia che una coppia di genitori ha presentato nei giorni scorsi presso una stazione dei carabinieri della provincia di Lecce, narrando diversi episodi che sono ora al vaglio degli inquirenti e consegnando anche supporti video e audio che potrebbero tornare utili a fare chiarezza nella vicenda, a delineare meglio il quadro.

Trattandosi di un’indagine da poco apertasi e, quindi, con accertamenti al momento ancora in corso (vi sono in questi giorni ascolti, acquisizioni e sopralluoghi), omettiamo dettagli che possano rendere oltremodo riconoscibili le persone in causa, a partire dai luoghi precisi. In ogni caso, il versante sul quale si sta sviluppando l’inchiesta è quello dell’area jonica salentina.

Vittime di attenzioni “particolari” sarebbero una ragazzina di 12 anni e una sua amica di 10, quest’ultima figlia di una donna che lavorerebbe proprio per il sospettato e che (almeno fino a oggi), a detta della coppia che ha sporto denuncia in caserma, non avrebbe mai parlato, nel timore di perdere l’occupazione che le permette di sopravvivere. Senz’altro, si tratterà di una delle persone che saranno sentite – qualora non fosse già stato fatto – nelle prossime ore.

Tutto sarebbe nato, qualche sera addietro, dopo che la mamma della 12enne, una donna di 39 anni (il marito ne ha 42), avrebbe notato la figlia particolarmente pensierosa, una volta rientrata in casa, molto chiusa in sé. Un po’ troppo, fino ad arrivare addirittura alle lacrime. Circostanza insolita che avrebbe portato la donna, con naturalezza, a porle diverse domande, per capire il motivo di tale stato di prostrazione. E, a quel punto, sarebbero uscite fuori le storie sulle quali si stanno ora concentrando le indagini dei carabinieri.      

La 12enne, infatti, avrebbe raccontato di ripetuti tentativi di avvicinamento, negli ultimi tempi, da parte di uomo. Questi, usando ora un’autovettura, ora un’altra, l’avrebbe vista in diverse occasioni a piedi, in zone centrali del paese, chiedendole se avesse bisogno di un passaggio. Ricevendo sempre netti rifiuti. In una circostanza, addirittura, mentre sarebbe stata in compagnia di altre due amichette, l’uomo si sarebbe nuovamente appropinquato, proponendosi di offrire loro un gelato o qualche bevanda. E ottenendo, per tutta risposta, l’ennesima fuga a passo svelto.

I due episodi icriminati

A parte questi presunti avvicinamenti, vi sarebbero però due episodi in particolare in cui le molestie di sarebbero consumate. Anche queste sarebbero state narrate dalla 12enne ai genitori, confluendo poi nella denuncia. Circostanza particolare è l’amicizia che correrebbe fra la 12enne figlia della coppia e una bimba di 10 anni, che lavorerebbe proprio per l’ultrasessantenne, facendo per lui le pulizie in varie proprietà.

In una circostanza, la mamma della bimba di 10 anni avrebbe chiesto ai genitori di quella di 12 se fossero disponibili al fatto che le accompagnasse entrambi in un podere di campagna per raccogliere fragole. Ricevuto l’ok, la 12enne avrebbe poi scoperto di trovarsi, nientemeno, che in un podere di cui proprietario sarebbe stato proprio il famigerato l’ultrasessantenne che l’avrebbe importunata in precedenza, con la richiesta di passaggi in auto. E qui, dopo essersi presentato inizialmente come una persona "normale", facendole vedere il podere, avrebbe colto a un certo punto l'occasione per palpeggiare sia lei, sia l’amichetta, figlia della donna delle pulizie.

Non solo. Qualche giorno dopo, sarebbe arrivata una nuova richiesta alla coppia, dalla donna delle pulizie, di passare a prendere anche la loro figlia per giocare con la sua, verso mare, visto che avrebbe dovuto svolgere alcuni lavori in un’abitazione sulla costa. Ed ecco che qui, sul litorale si sarebbero consumate ulteriori attenzioni. Inutile dire che il proprietario dell'immobile sarebbe stato sempre l’ultrasessantenne.

Dopo i primi giochi in spiaggia delle ragazzine, visto il caldo, l’uomo le avrebbe invitate all’interno dell’appartamento per riposarsi e bere qualcosa di fresco. Prima di entrare, con la scusa che fossero sporche di sabbia, le avrebbe di nuovo palpeggiate nelle parti intime, usando anche una scopa. Poi, una volta dentro, avrebbe fatto accomodare la sola 12enne su un divano, iniziando a porle domande sulla vita personale: quale scuola frequentasse, se svolgesse attività sportive, quali fossero i suoi interessi.

Cosa valutano gli inquirenti

Lei, spaventata, sarebbe uscita di corsa, andando verso la mamma dell’amica e sostenendo di voler girare dei video, visto che tempestata di domande strane, e ne avrebbe effettivamente realizzati un paio, in cui l’uomo apparirebbe imbarazzato. Peraltro, sempre nella stessa abitazione, poco prima, l’uomo avrebbe provato anche ad attirarla verso di sé da dietro, mentre stava posando il sacchetto della spazzatura in una pattumella, ma anche in quella circostanza sarebbe riuscita a divincolarsi.

Al vaglio degli inquirenti vi sarebbe però anche altro, un audio in cui la mamma delle 12enne avrebbe raccolto la confidenza da parte di quella di 10 anni, secondo cui ammetterebbe che anche sua figlia avrebbe subito molestie. Tuttavia, non avrebbe mai sporto denuncia nel timore di perdere il lavoro, pur, una volta, rifilando all’uomo qualche ceffone. 

Dopo queste confidenze, la madre della ragazzina di 12 anni si sarebbe anche recata nel luogo in cui l’anziano avrebbe il domicilio, apettandolo e infine notandolo a un certo punto scendere dall’auto. E, dopo uno scambio piuttosto animato di “vedute”, asserendo di essere in possesso di video incriminanti, a dire della donna lui avrebbe offerto 10mila euro in cambio della cancellazione dei supporti e del suo silenzio. Lei, a quel punto, sarebbe fuggita, sdegnata. E ora, su tutta questa storia, si è aperta un’indagine per verificaere ogni sinngolo fatto. L'uomo sarebbe già stato identificato, sulla scorta degli elementi forniti. 

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