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Cronaca

“Vizi formali” sul bando e nuovi “veleni” su Laforgia. Cisl: “Chiarisca”

L'annullamento della selezione per due posti di categoria di elevata professionalità per l'area gestionale all'Università del Salento riaccende lo scontro tra i sindacati e il rettorato. Martedì 20 consiglio d'amministrazione

LECCE - “Gravi vizi formali” alla base dell’annullamento di un bando per due posti di categoria elevata professionalità per l’area amministrativa gestionale all’Università del Salento. Ma senza chiara idea di quali possano poi effettivamente essere. Si sa solo che, nel bando revocato, uno dei due posti era riservato al personale tecnico-amministrativo di ruolo dell’ateneo.

La decisione dell’attuale direttore reggente sconfessa la scelta dell’ex direttore generale, Emilio Miccolis, che aveva firmato il bando pubblicato il 6 luglio scorso, poi contestato duramente dai quattro sindacati presenti nell’ateneo (Cgil, Cisl, Uil e Snals) e oggetto di un paio di esposti alla procura. Il consiglio di amministrazione che dovrà esaminare il caso è programmato per martedì prossimo.

Intanto interviene la Cisl, sottolineando che “sarebbe auspicabile che l'ex direttore generale chiarisse una volta per tutte e nel dettaglio la posizione del magnifico rettore all'epoca dei fatti tenuto conto che in più occasioni il direttore ha già dichiarato che tutta l'attività amministrativa da lui svolta era stata condivisa pienamente con il rettore Laforgia”.

La Cisl chiede di sapere il ruolo dell'ufficio legale in tutta questa vicenda e quello del magnifico rettore all'epoca dei fatti: “Per quale ragione – si chiedono dal sindacato - solo oggi si riconoscono queste gravi irregolarità per altro denunciate dalle organizzazioni sindacali anche attraverso un esposto in Procura e come mai ciò accede solo oggi alla vigilia di un importante seduta del consiglio di amministrazione fissata per martedì 20 novembre prossimo all'interno della quale si dovrà discutere proprio dell'incarico del direttore generale reggente e dell'avviso pubblico per l'incarico del nuovo direttore generale”.

Secondo la Cisl, potrebbe essere “un tentativo maldestro del rettore Laforgia” a seguito del ritiro delle dimissioni di Miccolis “per individuare quelle gravi violazioni degli adempimenti prescritti dalle norme vigenti che giustificherebbero il licenziamento del direttore generale”: “Ma se tali violazioni – chiedono - sono state condivise dal Rettore non dovrebbe essere lui stesso a doversi dimettere?”.

Dito puntato anche contro l’iter adottato dal rettore nella vicenda delle dimissioni di Miccolis “senza neanche l'avvio di un procedimento disciplinare nei confronti del ex direttore generale”, comportamento “al di fuori di quanto previsto dalla normativa vigente”, con “vizi formali”, sulla base dei quali lo stesso Miccolis “potrebbe richiedere ed ottenere il reintegro o un risarcimento danni”.

“Nonostante i diversi inviti ad un maggior rispetto dell'iter legislativo – precisano - forniti nelle ultime sedute del Senato accademico il magnifico rettore ha inteso procedere secondo una personale visione delle cose. Motivo per il quale riteniamo che qualora a seguito di un contenzioso derivante da tale stato di cose l'Università del Salento fosse chiamata ad un risarcimento economico nei confronti di Miccolis l'ateneo dovrà chiamare il rettore a garanzia patrimoniale”.

“L'Università – si evidenzia - non può e non deve subire oltre agli evidenti danni  all'immagine che questa gestione politico-amministrativa ha causato anche quelli di natura economica che da questa vicenda potrebbero scaturire”.

 

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