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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Castro

Volo dalla roccia nel mare in tempesta: 30enne disperso

Alessandro Caputo, di Muro Leccese, era andato a pescare con un amico a Castro. Alle 11, l'incidente: caduto nelle acque. L'elicottero ha fatto rientro per il maltempo. Ricerche al momento interrotte

Un volo di oltre 10-15 metri, giù dal costone roccioso. A picco nel vuoto, non lontano da Grotta Romanelli, una delle zone più affascinanti e antiche, e nello stesso tempo più impervie e selvagge del Salento, in territorio di Castro Marina, dove i picchi più alti raggiungono anche i 20 metri e il solo affacciarsi dalla scogliera provoca vertigini. Scomparso tra i flutti, in una giornata di gelo e pioggia, e con un mare imbestialito, sospinto da venti e correnti, che questa mattina ha raggiunto l'impeto di forza 6. Un incidente drammatico, una fatalità. E sono ore di apprensione per una famiglia di Muro Leccese. Si dispera adesso per le condizioni di Alessandro Caputo, 30enne. Era andato a pescare con un amico, suo coetaneo, in un giorno in cui la ditta per cui è impiegato come idraulico non era al lavoro proprio per le condizioni meteorologiche avverse.

I suoi famigliari, appresa la notizia, si sono subito precipitati presso la località marittima (non lontano dalla celebre Grotta della Zinzulusa) per seguire da vicino l'evolversi dei soccorsi e sperare di riabbracciare il congiunto. Ma fino a questo momento, purtroppo, di Caputo nessuna notizia. Tanto più che le ricerche sono rese particolarmente difficili dalle condizioni proibitive del tempo. Sembra che Caputo ed il suo amico non abbiano fatto a tempo neanche a fermarsi, sul posto prescelto per trascorrere la mattinata (erano infatti le 11 quando s'è verificato l'episodio), e sistemare le attrezzature da pesca. Il 30enne di Muro ha perso l'equilibrio, con ogni probabilità è scivolato sulla roccia resa sdrucciolevole dalle forti onde che si abbattevano in quel momento sulla scogliera, e non trovando punti d'appoggio, è precipitato giù, fino a cadere in mare. Una dinamica comunque ancora in fase di ricostruzione. Certo è che il volo deve essere stato pauroso, una scena terrificante.

I soccorritori hanno spiegato che l'amico di Caputo ha scorto quest'ultimo per diversi, interminabili minuti sulla superficie del mare, in mezzo ai flutti, prima che scomparisse alla vista. Impossibile, ovviamente, fare qualcosa nell'immediato, se non attendere che si avviasse la macchina dei soccorsi. E intanto sale l'angoscia tra i famigliari, mentre le ricerche, ora interrotte, sono proseguite a tamburo battente, ma con estrema difficoltà, fra il buio della notte che iniziava ad incombere, obbligando ad un frustrante rientro, e le condizioni meteorologiche comunque avverse e che per tutta la giornata hanno rappresentato un serio ostacolo al buon esito dell'operazione di salvataggio.

La capitaneria di Porto di Otranto, coordinata da Gallipoli, ha smistato le sue motovedette in mare, chiedendo anche rinforzi dei carabinieri e dei vigili del fuoco, che hanno inviato gli specialisti del nucleo sommozzatori. E' stato richiesto anche l'intervento di un elicottero per sorvolare l'ampio specchio di mare. Partito dal comando di Bari, l'apparecchio dei vigili del fuoco s'è però dovuto fermare a Brindisi proprio a causa del maltempo che ha colpito tutta la provincia di Lecce. Pericolosi fino al serio rischio di infortuni anche i tentativi di ricerca, perché alcuni militari della guardia costiera sono stati costretti, una volta rientrati in sede, a ricorrere alle cure dei sanitari del 118, a causa dei violenti urti alla schiena e sulla gambe subiti durante le battute di ricerca in mare. Le operazioni, a questo punto, sono state sospese: riprenderanno domani mattina. E intanto le ore scorrono e le speranze, purtroppo, si assottigliano.

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