rotate-mobile
Cronaca

Salento chiamato all’e-voting, la sperimentazione dell’urna elettronica

Martignano e Melpignano sperimenteranno il sistema del voto elettronico nella consultazione referendaria, mutuando l'esperimento messicano, con il supporto scientifico dell'ateneo salentino. Oggi la firma del protocollo

LECCE – Salento e Messico, un insolito gemellaggio che vede il nostro territorio impegnato nel mutuare l’esperienza del voto elettronico già testato in tre distretti dello stato di Jalisco. Si tratta di un progetto pilota che porteranno avanti le due amministrazioni comunali di Martignano e Melpignano nel corso della prossima consultazione referendaria relativo all’accorpamento dei comuni al di sotto dei 5mila abitanti, già presentato presso la sede della Provincia di Lecce.

L’urna elettronica - il moderno dispositivo che permette di raccogliere e contare, elettronicamente e con bassi margini di rischio, i voti espressi - affiancherà il tradizionale sistema cartaceo. Il protocollo di sperimentazione, firmato oggi presso la sala degli specchi della prefettura di Lecce, previa autorizzazione del ministero dell’Interno, vedrà la collaborazione dell’Instituto Electoral y de Participatìon Ciudadana del Estado de Jalisco e dell’università del Salento. Il supporto tecnologico sarà garantito da Clio spa, la stessa società che oggi ha messo in collegamento skype i firmatari salentini con il presidente di Iecp, Tomàs Figueroa Padilla.

Durante lo scambio di battute con il prefetto Giuliana Perrotta, il presidente messicano ha fugato i dubbi connessi al sistema di e-voting: per la prima volta in Messico, l’urna elettronica ha permesso che non ci fosse neppure un annullamento del voto. Gli altri vantaggi connessi alla svolta informatica riguardano l’immediatezza nella diffusione dei risultati, la facilità di emissione del suffragio, la riduzione dei costi, i benefici ambientali e la modernizzazione dei processi elettorali.

“Stiamo puntando ai sistemi di rilevazione tecnologica al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini, obiettivo primario di un’amministrazione che si rispetti”, hanno spiegato i primi cittadini dei due Comuni capofila nell’esperimento.

Il supporto scientifico all’iniziativa sarà garantito da un team di studiosi dell’ateneo salentino, rappresentato oggi dal direttore del dipartimento di Storia, Vitantonio Gioia e dalla ricercatrice Irene Strazzeri. Per i professori, l’obiettivo di studio è duplice: analizzare l’adeguamento degli atteggiamenti culturali e mentali alle rapidissime evoluzioni elettroniche; rilevare la loro incidenza e criticità nell’esercizio del diritto di cittadinanza.

“L’organizzazione e la tecnologia messicana rispettano pienamente i requisiti costituzionali previsti in Italia: suffragio universale, eguaglianza, libertà, segretezza e personalità del voto”, aggiunge Marco Mancarella, responsabile del progetto. “Questo è il primo esempio in Italia di trasferimento di know-how tecnologico da uno Stato che ha già testato il sistema di e-voting ad un altro. L’idea è ambiziosa ed è il chiaro segnale della voglia di sperimentare e crescere, come cittadini e come istituzioni”, conclude lui.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salento chiamato all’e-voting, la sperimentazione dell’urna elettronica

LeccePrima è in caricamento