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Cronaca

Xylella, allarme di Lilt sui pesticidi. Capagri si oppone alla desertificazione

La sezione provinciale della Lega italiana contro i tumori ha predisposto un dossier sui pericoli sanitari dell'impiego massiccio di prodotti chimici. La Confederazione degli agricoltori sottolinea l'urgenza di applicare la ricerca sul territorio

LECCE – Nessun piano di intervento contro la diffusione della xylella fastidiosa può prescindere dalla valutazione del danno sanitario ed ambientale. Lo dice a chiare lettere un rapporto (in allegato in calce all’articolo) della sezione provinciale della Lega italiana per la lotta ai tumori, che ha elencato le emergenze cliniche e sanitarie sul territorio, come l’incidenza delle malattie e lo stato di salute della popolazione in relazione a determinati fattori esterni.

Alla luce delle evidenze scientifiche riportate, secondo la Lilt un utilizzo massiccio di pesticidi, ritenuti utili per fermare la proliferazione degli insetti vettori del batterio, configurerebbe il reato di disastro colposo e di omicidio colposo a danno delle popolazioni salentine. Il dossier è stato inviato al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, al prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, al commissario all'emergenza Giuseppe Silletti e al sostituto procuratore della Repubblica, Elsa Valeria Mignone).

(leggi il Dossier_Lilt)

E se la Lilt segnala il rischio pesticidi, la Confederazione dei produttori agricoli dice no all’eradicazione indiscriminata degli ulivi: “Nell’anno 2015 ci si può arrendere, con tanta inerzia e, scusate il termine, con tanta codardia ad un batterio”? La domanda, retorica, se la pone il presidente di Copagri, Fabio Ingrosso che aggiunge: “Nemmeno due secoli fa accadeva ciò a cui si assiste oggi. Non si può issare bandiera bianca contro la xylella o il cicadellide che la trasporta, ma bisogna, invece, darsi da fare per mettere in campo ogni forma di sperimentazione scientifica che possa scongiurare la realizzazione di un’area desertificata nel Salento ampia ben 750 chilometri quadrati, un’area enorme che va dallo Jonio all’Adriatico”.

Il riferimento è alla fascia eradicazione, di 15 chilometri di profondità e non più di uno solo, prevista dal commissario all’emergenza, Giuseppe Silletti, ha sottoposto all’approvazione del comitato scientifico del ministero delle Politiche agricole e che sarà vagliato, comunque entro pochi giorni, anche dal Dipartimento di protezione civile prima del via libera definitivo. Per quanto riguarda i pesticidi, il comandante regionale del corpo forestale dello Stato ha garantito che saranno impiegato solo nelle zone individuate come focolaio. Silletti ha anche rivendicato la condivisione del piano predisposto con le associazioni di categoria e le istituzioni nei diversi incontri avuti nei giorni precedenti in diverse zone del Salento.

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