La ricetta della puccia: tradizione gastronomica salentina
È un particolare panino di semola molto soffice, tipico del Salento, che si taglia a metà e si farcisce a piacere con tonno, capperi, provolone, pomodorini, acciughe
Oggi è possibile gustare una buona puccia in quasi tutte le rosticcerie, pizzerie e panifici leccesi dove viene tagliata a metà e farcita a piacere con tonno, capperi, provolone, pomodorini, acciughe, affettati e altri formaggi di ogni tipo. Ma c’è ancora chi si ingegna nel produrre il pane e le pucce in casa. Vediamo come fanno.
Ingredienti per la pasta lievitata
- 50 grammi di farina 00
- 50 grammi di farina di semola di grano duro
- 50 grammi di acqua tiepida
- 4 grammi di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaino di zucchero
Ingredienti per l’impasto
- 1 patata lessa schiacciata
- 350 grammi di farina 00
- 300 grammi di farina di semola di grano duro
- 2 cucchiai di sale
- 1 cucchiaio di miele
- 4 cucchiai di olio d’oliva
- 200 grammi di olive nere (per la variante)
- 400 ml di acqua tiepida
Procedimento
Far sciogliere il lievito in acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero, versare il composto in una ciotola capiente con la farina 00 e con quella di semola, impastare e lasciare riposare (lievitare) per 2 ore; per una corretta lievitazione coprire la ciotola con una pellicola trasparente bucherellata con uno stuzzicadenti e far riposare nel forno spento fino a quando il volume dell’impasto non raddoppia.
Trascorso il tempo di lievitazione prendere la ciotola e aggiungere tutti gli ingredienti per l’impasto delle pagnotte. Lavorare energicamente per 10 minuti fino ad ottenere un impasto morbido, liscio ed omogeneo, ma non appiccicoso; versare l’acqua poco alla volta e valutare le quantità in base alla consistenza dell’impasto che si sta lavorando.
Formare tante piccole pagnottelle tonde di varia misura (tra 10 e 20 cm di diametro); cospargere una teglia di alluminio con farina di grano duro e sistemare le forme singolarmente infarinate. Infornare a 200°-250° per circa 30 minuti, o fino ad ottenere la doratura. Raffreddare e servire in tavola le pucce croccanti vuote o farcite.