Tubettini rigati risottati, una minestra cotta a secco
Nel Salento si chiamano “gnocculièddhi” e il tipo di cottura "crìsci bròdu" perché si aggiunge man mano il liquido necessario per formare una minestra brodosa bollente
Una minestra calda è quello di cui abbiamo bisogno nelle serate fredde invernali e la signora Laura Innocenzi ci scalda (il palato e il cuore) con una ricetta succulenta: gnocculìeddhi a crìsci bròdu.
Ingredienti per 4 persone
- 300 gr di bietole selvatiche
- sei patate di medie dimensioni
- uno spicchio di aglio
- uno sponsale
- sei pomodorini di pendula
- due carote medie
- 200 grammi di tubetti rigati
Lavate le bietole e sbollentiamo in acqua bollente, mettete da parte l'acqua di cottura. Ripassate le bietole in padella con olio evo. Soffriggere in una pentola capiente l'olio evo con aglio cipolla e sponsale, infine aggiungere i pomodorini di pendula spezzettati, le carote e le patate tagliate in pezzi di varie dimensioni, in modo da permettere ai più piccoli di sfaldarsi creando così più cremosità.
Dopo 5 minuti, aggiungere i tubettini rigati e far cuocere aggiungendo un po' alla volta il liquido di cottura delle bietole. Aggiungere una crosta di parmigiano. Occorre maneggiare spesso e aggiungere un po' alla volta l'acqua di cottura delle bietole. A cinque minuti della fine cottura aggiungere le bietole ripassate e un po’ di grana grattugiato.