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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Accordo tra Comune e banca: il terzo settore si finanzia con l’economia sociale

Il sindaco Paolo Perrone e l'amministratore delegato di Banca Prossima, del gruppo Intesa San Paolo, hanno comunicato un'intesa che permetterà di sostenere piccoli e grandi progetti a vantaggio della collettività grazie alla finanza non speculativa

LECCE – Sostenere piccoli e grandi progetti a scopo sociale, con l’aiuto dei cittadini e la garanzia di una banca. Quello che a prima vista e con qualche ragione fondata appare un ossimoro, potrebbe invece diventare realtà, a Lecce, in un futuro prossimo: la creazione di un credito di cittadinanza che, con la garanzia fornita dalla banca, consente la realizzazione di opere e progetti che altrimenti non avrebbero nessuna speranza di venire alla luce, vuoi per le ristrettezze economiche della finanza pubblica, vuoi per l’indifferenza degli strumenti della finanza convenzionale.

Il sindaco Paolo Perrone e Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima, il ramo del gruppo Intesa – San Paolo per le imprese sociali e la comunità, hanno illustrato questa mattina i termini di un accordo quadro che rappresenta una novità nel panorama nazionale perché è il primo che coinvolge un’amministrazione comunale.

Dalla manutenzione di un istituto scolastico all’acquisto di un mezzo di trasporto, lo schema è più o meno questo: i privati cittadini, ad esempio i genitori, decidono di prestare del denaro, ad un costo inferiore di quello di mercato. La banca garantisce per l’importo, assumendosene il rischio. Entrambi i soggetti rinunciano alla speculazione per un beneficio collettivo.

Così, ad Altamura, è stata finanziata la costruzione di una struttura per le famiglie con figli affetti da grave disabilità psichica. Erano necessari 500mila euro: dai cittadini ne sono arrivati 180mila sotto forma di prestito – e tutti hanno rinunciato a qualsiasi remunerazione del capitale, anche minima -, il resto sono state donazioni, incentivate dalla consapevolezza che quei denari sarebbero sicuramente stati utilizzati per lo scopo prefissato e non sarebbero rimasti fermi o finiti chissà dove. Estese alla vita complessa di una città e alle sue tante esigenze, l’economia sociale ha un potenziale enorme. Di questo si è mostrato convinto il sindaco Perrone.

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