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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Mobilitazioni e disagi negli uffici postali. Assemblee a partire dal 2 febbraio

Fino al 10 febbraio numerosi uffici postali (Casarano, Maglie, Lecce, Galatina, Martano, Tricase, Poggiardo, Nardò) saranno interessati dalle assemblee del personale. Il sindacato Spl Cgil: “Previsti tagli e razionalizzazioni, chi si occuperà dei cittadini?”

LECCE – Mobilitazioni dei lavoratori delle poste e disagi in arrivo per tutti gli utenti. Lo comunica Vito Immacolato, segretario territoriale del sindacato dei lavoratori postali Slp Cisl di Lecce informa che dal 2 al 10 febbraio 2015 dalle ore 8.00 alle 10.00 si terranno numerose assemblee sindacali in tutti gli uffici postali della provincia di Lecce. Per queste ragioni potranno registrarsi dei ritardi o rallentamenti nell’erogazione dei servizi offerti alla cittadinanza.  Le assemblee interesseranno gli uffici postali di Casarano (2 febbraio), Lecce (3 febbraio), Maglie (4 febbraio), Galatina (5 febbraio), Martano (6 febbraio), Tricase (7 febbraio), Poggiardo (9 febbraio), Nardò (10 febbraio) ed i paesi limitrofi.

“Ci scusiamo sin da ora – afferma Immacolato - per gli eventuali disservizi ed inconvenienti che potremo procurare agli utenti, ma tale iniziativa viene assunta in piena responsabilità, in coerenza con norme contrattuali e di legge, soprattutto nell’esclusivo interesse della più grande azienda di servizi del Paese e della sua clientela, a fronte delle molteplici chiusure e razionalizzazioni di uffici previste dal piano industriale presentato dall’amministratore delegato della società: circa 450 uffici postali in chiusura  sul territorio nazionale e riduzione di apertura per altri 600, per un totale di oltre mille interventi, con pesanti ricadute anche sui livelli occupazionali”.

“La Regione Puglia non sarà esente da detti tagli, - prosegue Immacolato -  finalizzati unicamente al contenimento dei costi e per nulla orientati al concetto di socialità, di cui un’azienda come Poste italiane, ancora oggi ad intero capitale pubblico, dovrebbe farsi carico. Parliamo di chiusure di uffici in zone periferiche e marginali del Paese, dove mai, per ragioni di pura redditività, potrebbe sorgere uno sportello bancario. Chi si occuperà di tali comunità? Chi erogherà servizi? Ci chiediamo come faranno i pensionati, gli anziani, i ceti meno abbienti della società ad accedere ai sistemi di riscossione e pagamento, a ricevere materialmente pensioni e spettanze di varia natura ed a gestire i propri risparmi. Sono questi gli interrogativi che poniamo all’attuale management di Poste Italiane, senza ricevere alcuna risposta”.

La Slp Cisl di Lecce, per tali ragioni, nei prossimi giorni alzerà i toni, nella consapevolezza che “il nuovo vento che soffia nel Paese non potrà distruggere tutto quello che di buono è stato costruito in questi anni, in una visione superficiale di cambiamento e poco attenta ai bisogni veri della gente, dietro cui non si nasconde altro che un’unica finalità, sempre la stessa: smantellare e ridimensionare ad ogni costo, solo per fare cassa”. “Le assemblee sui posti di lavoro – prosegue il sindacato -rappresentano una prima reazione rispetto a progetti poco chiari su Poste italiane, a cui ne seguiranno delle altre sempre più ferme ed incisive se non ci saranno segnali in controtendenza rispetto alle criticità denunciate”.

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