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Assobalneari incalza Cariddi: “L’anno prossimo si potranno riaprire i lidi?”

Dopo le dichiarazioni del sindaco di Otranto sull'erosione ad Alimini, Della Valle pone degli interrogativi a breve termine: "Va bene la progettualità, ma non si eludano le domande degli imprenditori sulla prossima stagione"

OTRANTO – Fa ancora discutere la strategia da adottare per frenare il problema dell’erosione costiera: dopo la profezia provocatoria sul futuro di Alimini e del litorale otrantino di Mauro Della Valle, presidente di Assobalneari Salento, e la risposta del sindaco, Luciano Cariddi, che ha parlato di uno studio di fattibilità e di una progettualità, che affronti una volta per tutte il fenomeno, oggi si segna una nuova puntata.

Della Valle, infatti, alla luce delle dichiarazioni del primo cittadino, torna sull’argomento: “Come più volte detto, denunciato, comunicato e richiesto – asserisce -, la situazione attuale presenta livelli di criticità tali da rendere necessari interventi urgenti per arginare il fenomeno ed evitare che la spiaggia rimasta venga inesorabilmente inghiottita dal mare”.

“Si tratta – sottolinea - di un fenomeno che prosegue oramai da diversi anni e che non ha le caratteristiche della imprevedibilità ed eccezionalità, con tutte le conseguenze a ciò connesse proprio con riferimento alla omessa azione politico-amministrativa sino ad ora perpetrata”. Per Della Valle, “va bene” l’iter attivato dal Comune di Otranto per munirsi di un progetto preliminare, “tuttavia – puntualizza - è lo stesso sindaco ad affermare che occorre uno studio di fattibilità, un progetto preliminare, l’individuazione della soluzione tecnica e l’investimento necessario”.

“Fatto questo (e, si ripete, ancora non è stato fatto) – evidenzia - siamo ancora a zero: occorre stabilire la fattibilità del progetto, acquisire tutti i pareri, nulla osta, autorizzazioni e chi più ne ha più ne metta. Bisogna, poi, individuare i fondi necessari per simili opere che ruotano intorno a svariati milioni di euro, fondi che non solo sono difficilmente reperibili ma, probabilmente, neanche presenti”.

Per fare tutto questo, secondo Della Valle, tenendo conto della “burocrazia esistente” e della “penuria di soldi nelle casse pubbliche”, si potrebbe probabilmente arrivare ad essere pronti a realizzare l’opera “quando oramai non vi è più nulla da difendere, poiché non vi è più né spiaggia, né lidi, né turismo”.

Il presidente di Assobalneari precisa che quello che oggi gli imprenditori vogliono sapere dal sindaco di Otranto (perché “hanno costi di gestione, personale da confermare, manutenzione da operare, concessione da pagare, investimenti da effettuare, beni da acquistare etc) una risposta a questi quesiti: “Riusciranno ad aprire i loro lidi nella prossima stagione? Potranno confermare i posti di lavoro anche per il prossimo anno? Potranno iniziare a prenotare i loro ombrelloni? Il Comune di Otranto, in attesa del mega progetto, ha intenzione di effettuare lavori di ripascimento che possano permettere una difesa del litorale? Quali sono i tempi di intervento delle opere anti-erosione?”.

Domande sacrosante”, come annuncia Della Valle, “a cui il sindaco e tutto il consiglio comunale di Otranto non possono omettere di rispondere”.

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