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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Uil prevede la stangata: nel 2015 l’Irpef fino a 766 euro pro capite

Il servizio Politiche territoriali del sindacato stima un aumento fino al 117 per cento. Il gettito di quest'anno è di 352 euro in media per ogni cittadino pugliese. Giannetto insiste: "Tagliare i costi della politica"

LECCE – Se le stime del Servizio politiche territoriali della Uil non sono errate, nel 2015 si profila una stangata Irpef che potrebbe portare il gettito pro capite dei cittadini pugliesi a 766 euro. Un aumento del 117,6 per cento considerata la media di 352 euro del 2012.

Questo per l’effetto combinato e progressivo di una serie di disposizioni, a partire dal decreto attuativo del federalismo fiscale che concede alle Regioni la facoltà di aumentare l’aliquota Irpef di mezzo punto percentuale oltre l’aliquota base che è stata portata dal governo Monti dallo 0,9 all’1,23 per cento.

C’è inoltre il decreto sulla spending review che anticipa al 2013 la possibilità di aumentare dello 0,6 per cento le addizionali nelle Regioni gravate dal deficit sanitario. Nel 2015, infine, ci potrebbe infine essere un ulteriore aumento dell’1 per cento determinando un’aliquota massima dello 3,33 per cento.

Per Salvatore Giannetto, segretario provinciale Uil, il carico fiscale sarà particolarmente pesante per dipendenti pubblici e pensionati “che rappresentano l’85 per cento dei contribuenti” ma anche ingiustificabile se si considera che poco meno dell’11 per cento dell’addizionale finanzia il funzionamento degli organi istituzionali (consiglio e giunta).

Di fronte a questi possibili aumenti, per la Uil “è necessario partire dalla razionalizzazione della spesa pubblica improduttiva, combattendo gli sprechi, ad iniziare dai costi della politica, evitando di far leva sul fisco locale”. Il segretario generale Uil Lecce, Salvatore Giannetto, ritiene inoltre "fondamentale che l'Irpef regionale sia applicata con criteri socialmente sostenibili da parte di chi vive con un reddito fisso. A tal proposito rilanciamo la nostra proposta di applicare le aliquote progressive per scaglioni di reddito e soprattutto, di prevedere una no tax area per i lavoratori dipendenti e pensionati come per l'Irpef nazionale".

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