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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia San Cesario di Lecce

Tavolo nazionale su vertenza Billa, Uiltucs: "Da Roma, nulla di fatto"

L'incontro nella capitale, appena concluso, non ha portato ad alcun accordo. Il nuovo operatore è disposto ad assorbire solo circa 40 lavoratori. Ignorata la proposta del sindacato, di convertire la mobilità in cassa integrazione

 

SAN CESARIO DI LECCE - Si è concluso, ma senza alcuna soluzione. Il tavolo nazionale con il gruppo Rewe, che si è tenuto ieri sera a Roma, detentore del marchio Billa, alla presenza  dell'Uiltucs - che ha sollevato alcune preoccupazioni rispetto alla salvaguardia dei livelli occupazionali- si è infatti chiuso senza un vero epilogo, con "un nulla di fatto".

Entro un mese, cesserà l’attività dell’ipermercato “Billa” di San Cesario e la minaccia della disoccupazione incombe su 72 famiglie. Lo scenario dipinto dal segretario regionale del sindacato, Giuseppe Zimmari, non è per nulla incoraggiante. “Il gruppo Rewe - ha dichiarato il portavoce - è stato approssimativo e vago e non ha ancora voluto comunicare il nome dell’azienda interessata ad acquisire il punto vendita salentino”.

L'intenzione del nuovo operatore commerciale, è quella di ridurre l'area di vendita, limitandola al solo supermercato. Più praticamente, significa che l'intera forza lavoro potrebbe non trovare posto nella nuova gestione. L'acquirente, infatti, sarebbe solo disposto ad assorbire solo una quarantina di lavoratori in mobilità. La proposta avanzata da Uiltucs, quella di convertire la mobilità con una cassa integrazione, è stata ignorata. Sebbene, a detta di Zimmari, la soluzione promossa dal sindacato, avrebbe comportato un risparmio per il gruppo Rewe. Che ora si troverà davanti anche ad un'altra questione irrisolta: quella del canone d'affitto della struttura, che ammonta ad un milione e 50 mila euro annuali. Il nuovo operatore ha, intanto, incontrato la proprietà immobiliare, perché intenzionato a pagare solo la piattaforma necessaria all'area vendita. "Ma la gestione dell'intero centro commerciale non rientra nei suoi progetti", hanno tuonato dal sindacato, che ora attendono la convocazione del Ministero per il prossimo incontro, puntando sulla riapertura del tavolo regionale.

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