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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Trepuzzi

Blocco lavoratori unitario su Omfesa: “Salvare l’azienda è un dovere”

Alla vigilia dell'ennesimo vertice sul futuro delle officine ferroviarie, il sindacato di CasaPound Italia torna a manifestare contro la "svendita" e a chiedere a chiare lettere di "porre fine a mezzo secolo di speculazioni"

TREPUZZI – Alla vigilia dell’ennesimo vertice per salvare Omfesa, il Blocco lavoratori unitario (il sindacato di CasaPound Italia) manifesta per contrastare il fallimento dell’azienda e scongiurare il licenziamento degli oltre cento dipendenti. Domenica mattina una nutrita rappresentanza del sindacato di CasaPound Italia si è recata a Trepuzzi, paese dove sono siti gli stabilimenti dell’azienda, per effettuare un volantinaggio nel corso della tradizionale Fiera di San Raffaele e affiggere uno striscione dal testo “Salvare Omfesa è un dovere!”.

Nel volantino il Blu chiarisce la propria posizione riguardo al futuro delle officine ferroviarie: un piano industriale valido e attuabile nell’immediato, pressione sulle banche affinché eroghino i prestiti necessari alla ripresa del lavoro, nessuna concessione all’eventuale ipotesi di ‘svendita’ ad aziende estere o a forme di delocalizzazione.

“Abbiamo ritenuto opportuno – dichiara Giulio Capone, responsabile regionale - manifestare durante la Fiera di San Raffaele per ricordare alle migliaia di avventori, di Trepuzzi e dei paesi limitrofi, che oltre cento famiglie di loro concittadini oggi non hanno nulla da festeggiare, poiché non percepiscono lo stipendio, o la cassa integrazione, da oltre sette mesi e dalla prossima settimana potrebbero perdere definitivamente il lavoro”.

“Omfesa rappresenta una risorsa fondamentale per la crescita e lo sviluppo di tutto il territorio – continua Capone - ma da quasi cinquant’anni il futuro dell’azienda è sacrificato sull’altare della salvaguardia degli interessi di casta. Questa fabbrica è un esempio lampante del malgoverno della Repubblica Italiana: a partire dal 1964 l’azienda vive in continua emergenza, a scapito del suo enorme potenziale; si contano decine di interrogazioni parlamentari, tavoli di concertazione, riunioni sindacali. Un continuo alternarsi di proprietari, politici e sindacalisti che hanno alimentato le proprie carriere sulle spalle dei dipendenti”.

“Il Blocco lavoratori unitario – conclude - non solo non ha alcun interesse a recitare una parte in questo teatro del malaffare, ma denuncerà qualsiasi iniziativa dannosa nei confronti dell’Omfesa e si dichiara pronto a manifestare al fianco degli operai e delle loro famiglie”.

 

 

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