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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Coldiretti Lecce su Imu agricola: “Il rinvio al 2015 è la scelta giusta”

La proroga è stata annunciata nei giorni scorsi dal Governo, che aveva programmato il pagamento dell'Imu in un'unica soluzione entro il 16 dicembre. Tempi stretti e proteste delle associazioni di categoria hanno indotto il Governo allo slittamento

LECCE -  Retromarcia, ma in realtà è solo un rinvio, da parte del Governo - la proroga è stata annunciata nei giorni scorsi dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta - sul pagamento dell’Imu agricola in un'unica soluzione entro il prossimo 16 dicembre. I proprietari dei terreni possono infatti tirare un sospiro di sollievo, ma è solo temporaneo, perché toccherà mettere la mano al portafogli a giugno del 2015.

Tempi stretti - come detto l’Imu sarebbe dovuta essere pagata entro il 16, in una unica soluzione comprensiva di acconto e saldo (il decreto è di fine novembre) – e le tante proteste giunte dalle associazioni di categoria hanno così indotto il Governo allo rinvio a giungo 2015.

“Apprendiamo con soddisfazione - commenta il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno - il rinvio del pagamento dell’IMU sui terreni agricoli. Riteniamo totalmente inadeguato, infatti, il criterio dell’altitudine per differenziare i terreni imponibili quando invece sono ben altri i criteri da utilizzare. E’ assurdo per altro sottoporre ad ulteriori tassazioni i terreni condotti da imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti perché rappresentano i beni strumentali necessari allo svolgimento di attività già gravate da altri balzelli. Peraltro nel Salento si arriverebbe al paradosso per cui i terreni olivetati affetti da ‘Xylella fastidiosa’, dopo tre anni di improduttività e di maggiori oneri nella conduzione dettati dall’impegno profuso dai coltivatori nel tentativo di salvare gli alberi, vengano poi ulteriormente gravati da un ulteriore imposizione”.

“A tal proposito – conclude Piccinno - riteniamo improcrastinabile ciò che chiediamo sin dall’inizio della scoperta della fitopatologia, ovvero la dichiarazione dello stato di emergenza per il Salento: istituto propedeutico agli sgravi e alle agevolazioni fiscali. Speriamo di non dover attendere ancora a lungo quello che consideriamo invece una legittimae doverosa presa d’atto per poi procedere con tutto il resto delle attività e delle azioni da avviare in tempi ristrettissimi”.

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