rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Otranto

Commercianti in coro: “Attenzione alle facili generalizzazioni”

Alcuni degli operatori del settore rispondono all'accusa generalizzata del designer Francesco Spada sulla "massificazione" delle produzioni: "Ad Otranto esistono realtà che si diversificano e puntano da tempo sulla cultura locale"

OTRANTO – “Attenzione a non generalizzare”: il messaggio che alcuni commercianti di Otranto lanciano in risposta alle parole del designer salentino, Francesco Spada, dopo la presentazione di un emporio salentino in città, che si prefissa di essere uno spazio “nuovo” e attento alla cultura del territorio, è netto. Non sono, infatti, piaciute le parole, sulla “massificazione” e sul “dubbio gusto” attribuite, in una nota ufficiale, al mondo commerciale otrantino.

Il rischio, per i commercianti, è che si faccia di tutta l’erba un fascio e che si spari nel mucchio, non riconoscendo lo sforzo personale di molti commercianti a rifuggire la “massificazione” (termine utilizzato dallo stesso Spada). Così incontrando alcuni operatori del settore, emergono umori e valutazioni.

Giovanni Mazzeo, responsabile della Ocso, associazione degli operatori del centro storico, precisa: “Personalmente ho apprezzato il lavoro di Spada e la sua attenzione ad un certo gusto. Tuttavia, ritengo che non si debba sparare nel mucchio, perché sul territorio ci sono realtà da tempo non indifferenti a certi temi. Credo che sia giusto tenere i toni bassi – precisa – ed accogliere questa critica, sbagliata certamente nei modi, come la volontà di contribuire alla crescita del territorio. Ma, nel dare il benvenuto alle nuove attività, invito anche a pensare che il modo per migliorare tutti assieme è quello di sedersi, parlarsi e confrontarsi”.

Marco e Sabrina di Anima Mundi, una delle realtà più innovative e attente al recupero del locale, sono dell’avviso che un certo modo di comunicare possa sembrare “arrogante”: “Noi, come altri, operiamo da anni nella ricerca di prodotti che si collocano al di fuori della massificazione. Occorre conoscere bene il territorio e sapere che esistono diverse realtà che già fanno con fatica questo discorso. Certo, se generalizziamo, il problema si pone ed anche a noi piacerebbe vedere più realtà simili alla nostra. Ma sappiamo che non si può fare di tutta l’erba un fascio”.

C’è poi Dario, che ribadisce: “Non ne faccio una questione personale. Dico solo che, sul nostro territorio, ad Otranto, esistono realtà artigianaliIn piazza del Popolo-2, che rischiano di essere svalutate da questa evidente generalizzazione. Basta fare un giro nel centro storico, per notare che ci sono attività di lavorazione della pietra leccese o produzioni artigianali di borse. D’altra parte, occorre anche ragionare sul perché un certo mercato sia cambiato. Sono dell’avviso che ad Otranto serva un po’ tutto, perché esistono più target turistici. Ben vengano attività di un certo tipo, anche se non credo che cercare di valorizzare il proprio, screditando il lavoro altrui, sia proprio la scelta più azzeccata”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Commercianti in coro: “Attenzione alle facili generalizzazioni”

LeccePrima è in caricamento