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La disoccupazione galoppa, 340mila pugliesi senza lavoro. Confartigianato: “Dramma”

L'associazione ha fotografato la crisi negli ultimi di dieci anni: nel 2014 quasi un giovane su due è disoccupato. Il presidente: "Solo con un piano di sostegno allo sviluppo delle imprese e con il miglioramento del fisco si può assicurare la ripresa"

BARI – La crisi continua a mordere in tutta la Regione, come confermato dagli ultimi dati sul mercato del lavoro che si rivelano per nulla incoraggianti. La disoccupazione, infatti, nel 2014 ha continuato a galoppare, nonostante i tentativi di porre un argine.

In particolare, in Puglia, il tasso di disoccupazione, riferito al quarto trimestre del 2014, si attesta al 23,1 per cento, di cui il 20,2 per cento riguarda gli uomini, mentre il 28,2 per cento le donne. Ben 340 mila persone sono attualmente impegnate nella ricerca di una occupazione stabile.  E’ quanto emerge da un’elaborazione del Centro studi di Confartigianato imprese Puglia che ha elaborato i dati Istat. Nel trimestre precedente il tasso era più basso (20,6 per cento), mentre i disoccupati erano 296mila.

I tassi di disoccupazione, in Puglia, erano fermi al 15,3 per cento nel 2004 ed hanno raggiunto quota 21,5  nel 2014. Un dato allarmante, che conferma il persistere di una condizione economica ancora critica. Pesantissimi i numeri della disoccupazione giovanile. Questi i tassi di anno in anno relativi alla fascia d'età 15-29 anni: si va dal 29,9 per cento nel 2004 al 44,9 dieci anni dopo.

“I dati – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato– evidenziano come la situazione dell’occupazione in Puglia sia ancora estremamente critica.  Sebbene i dati congiunturali nazionali registrino per il 2015 una leggerissima inversione di tendenza, ancora non sappiamo quanta parte di questo miglioramento sia attribuibile alla performance delle regioni meridionali”.

Quello che sappiamo è che tra il 2008 ed il 2014 il Sud ha perso 576mila posti di lavoro, pari al 70 per cento del calo nazionale ed all’8,9 per cento dei propri occupati. “In questo quadro – aggiunge – la Puglia non fa eccezione: al netto delle oscillazioni durante l’anno, il dato complessivo della disoccupazione nel 2014 ha registrato l’ennesimo incremento. Inquietante, poi, il tasso della disoccupazione giovanile che ha raggiunto quasi il 45 per cento: una situazione drammatica, intollerabile”.

“Attendiamo con ansia – prosegue Sgherza- i primi effetti dei provvedimenti contenuti nel Jobs Act, che dovrebbero contribuire in maniera importante a sbloccare il mercato del lavoro. Tuttavia non basta cambiare le regole del mercato per generare occupazione. Sono le imprese che creano i posti di lavoro. Occorre comprendere che solo attraverso un piano organico di sostegno allo sviluppo imprenditoriale ed il miglioramento delle condizioni di fisco, credito e burocrazia si può assicurare una stabile ripresa dell’occupazione”.

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