rotate-mobile
Economia

Crisi dell'edilizia tra Covid e burocrazia: gli stati generali in Provincia

Il presidente Minerva ha convocato ordini professionali e associazioni di categoria per sciogliere i nodi: "L'obiettivo? Evitare la trappola dei contenziosi in sede di gara e accelerare l'iter"

LECCE – Cantieri fermi e settore dell'edilizia in alto mare: alle problematiche tipiche del comparto si è aggiunta l'impasse della crisi dovuta al Covid 19. Un mix pericoloso che ha spinto la Provincia di Lecce a convocare gli stati generali dell'edilizia, facendo sedere attorno allo stesso tavolo associazioni di categoria e ordini professionali per sciogliere i nodi relativi alla formulazione dei bandi di gara. Ma non solo.

D’intesa con il consigliere provinciale delegato Ippazio Morciano e con il dirigente del Servizio edilizia e patrimonio Dario Corsini, il presidente  ha invitato al confronto i rappresentanti di Ance Lecce, Claai Puglia, Cna Lecce, Confapi Aniem Lecce, Confartigianato, Ordine degli Architetti di Lecce, Collegio dei Geometri di Lecce e Ordine degli Ingegneri di Lecce per affrontare i problemi del settore dei lavori pubblici che da tempo attanagliano il nostro territorio

“La Provincia, già stazione unica appaltante, sta cercando di far sì che le eventuali problematiche connesse alla formulazione dei bandi possano trovare un'intesa tra tutte le parti coinvolte - ha dichiarato Morciano -. L'obiettivo è quello di evitare la trappola dei contenziosi delle aziende in sede di gara e poter accelerare l'iter, arrivando a formulare un prototipo di bando da proporre anche agli altri comuni salentini. Vogliamo evitare di trasformare automaticamente un'offerta pubblica in una gara giocata al massimo ribasso”.

Le opinioni di associazioni di categoria e ordini professionali

Gianpiero Rizzo, presidente di Ance Lecce: “Nell'arco di 10 anni abbiamo assistito ad un continuo deragliamento rispetto alle norme del settore e siamo stati anche costretti ad impugnare bandi che prevedevano gare senza l'utilizzo del prezzario regionale, così come previsto dal codice dei contratti. Abbiamo assistito a tutta una serie di gare con l'offerta economicamente più vantaggiosa in cui venivano richieste migliorie quantitative che si traducevano in un ulteriore ribasso. Al fine di combattere questo fenomeno ci aspettiamo che la Provincia, in qualità di stazione unica appaltante, possa fungere da collettore per tutti gli enti pubblici più piccolini che non hanno un ufficio tecnico ad hoc, intervenendo come soggetto unico di riferimento, per conformare tutte le procedure. Tra le questioni aperte vi è anche la modalità con cui si svolgono le gare e occorre disciplinare i casi nei quali procedere con l'offerta economicamente più vantaggiosa, facendo attenzione ai meccanismi antiturbativa. La risoluzione di questi aspetti pratici dovrebbe servire a migliorare la qualità delle procedure nel settore dei lavori pubblici”.

Raffaele Dell'Anna, presidente dell'Ordine degli ingegneri di Lecce: “Abbiamo già formulato alcune proposte a livello nazionale, approvando dei bandi tipo che potevano essere utilizzati dalle stazioni appaltanti, con linee guida di riferimento totalmente automatizzate. Per i servizi di ingegneria, in base al codice degli appalti, una procedura automatizzata consentirebbe di snellire e accelerare l'iter, mettendo al riparo da contenziosi possibili. Si tratta di una procedura standard già recepita dalla Regione Sicilia e che vorremmo fosse estesa anche alle altre regioni italiane. Stiamo lavorando in sinergia con il Comitato paritetico istituito dalla Regione Puglia per entrare nel merito dei decreti attuativi del “decreto rilancio” varato dal governo. L'obiettivo è quello di rimettere in moto l'economia reale. La crisi del Covid ha infatti contribuito in modo significativo allo stallo e l'uscita dalla crisi epidemica, con il decreto rilancio e l'articolo 119 su eco-bonus, ha determinato un'ulteriore fase di impasse che dobbiamo in tutti i modi cercare di risolvere. Vogliamo uscire il prima possibile da questa fase che ha bloccato sia i lavori pubblici, sia le imprese private”.

Luigi Ratano, presidente del Collegio geometri della provincia di Lecce: “Viviamo un momento particolare per l'edilizia e l'iniziativa odierna va nella giusta direzione per cercare di risolvere i problemi che attanagliano il settore. C'è l'urgenza delle grande imprese e poi bisogna sciogliere anche i nodi delle piccole imprese. Facciamo i conti con problemi relativi al piano casa e con il blocco dell'edilizia nelle marine. La politica deve dare risposte e certezze, oggi più che mai, perché viviamo un momento difficile: rischiamo di avere un progetto approvato, con rilascio delle concessioni, poi arriva la Procura e siamo punto e a capo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crisi dell'edilizia tra Covid e burocrazia: gli stati generali in Provincia

LeccePrima è in caricamento