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Economia

I vertici di Tap dopo la ratifica: "Tappa cruciale prima dell'investimento finale"

Il via libera del Parlamento al trattato tra Italia, Grecia e Albania è stato accolto con grande soddisfazione da parte dei massimi dirigenti del consorzio che vuole costruire un gasdotto per collegare l'Europa ai giacimenti del Mar Caspio

LECCE – Dal quartier generale di Baar, in Svizzera, sono arrivate le dichiarazioni dei massimi dirigenti di Tap, il consorzio che intende costruire il gasdotto dal Mar Caspio all’Italia, con approdo a San Foca, marina di Melendungo.

Grande soddisfazione è stata espressa per l’approvazione da parte del Parlamento del trattato trilaterale che costituisce la cornice giuridica necessaria per passare alle fasi più operative. Il via libera della Camera dei deputati è arrivato ieri tra toni accesi e polemiche.

Kjetil Tungland, managing director di Tap, ringrazia il Parlamento e il governo Italiano “per il supporto e l’impegno dimostrati, grazie ai quali questo importante accordo è stato ratificato. Si tratta di una tappa cruciale che è stata raggiunta prima della decisione di investimento finale del consorzio Shah Deniz, che arriverà entro la fine dell’anno. L'accordo  offre al progetto una prospettiva ed una stabilità a lungo termine per procedere verso la fase di costruzione che consenta di rendere il progetto Tap una realtà”.

Michael Hoffmann, direttore degli Affari esterni, ha sottolineato come: “La ratifica dell’accordo rafforzi ulteriormente il supporto a Tap da parte dei governi ospitanti, sia da un punto di vista legale che amministrativo. Per Tap ciò rappresenta l’ultimo accordo politico intergovernativo di alto livello e garantisce maggiori rassicurazioni a Shah Deniz prima della sua decisione d'investimento finale, attesa per la fine dell’anno”.

Giampaolo Russo, amministratore delegato per l'Italia, ha detto: “Vorrei ringraziare tutti i soggetti coinvolti  per il sostegno offerto nella ratifica di questo importante accordo. Esprimiamo quindi soddisfazione per la proficua collaborazione con lo Stato Italiano e confidiamo di proseguire questa cooperazione, nella consapevolezza dei vantaggi che questo progetto può portare all'Italia e ai suoi cittadini”.

Alcuni dati sul gasdotto e sul consorzio.

Tap trasporterà gas naturale dal giacimento di Shah Deniz II all'Europa. Il gasdotto, lungo approssimativamente 870 km, si collegherà con la Trans-Anatolian Pipeline (TANAP) a Kipoi, vicino al confine tra Grecia e Turchia, e prima di arrivare sulle coste del Sud Italia attraverserà Grecia e Albania. La capacità di trasporto a regime sarà di 10 miliardi di metri cubi, ma questo volume potrà essere raddoppiato in un secondo momento.

(Leggi la Sintesi_progetto_3 dicembre)

Tap faciliterà l’approvvigionamento di gas per molti Paesi del Sud-Est Europeo, tra cui Bulgaria, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Croazia. L'approdo di Tap in Italia garantisce molteplici opportunità per il trasporto di ulteriori quantità di gas naturale del Caspio verso alcuni dei più grandi mercati europei come la Germania, la Francia, il Regno Unito, la Svizzera e l'Austria.

Gli azionisti di Tap sono British Petroleum (20%), Socar (20%), Statoil (20%), Fluxys (16%), Total (10%), E.On (9%) e Axpo (5%).

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