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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

Disseccamento precoce ulivi, presentato al Senato emendamento a legge stabilità

Il senatore Francesco Bruni, insieme ai colleghi pugliesi del Pdl a Palazzo Madama, chiede nell'atto di stanziare un contributo di 10milioni di euro per la questione. Intanto appello di Copagri Puglia: "Agire in tempi rapidi"

LECCE - La questione del disseccamento precoce degli ulivi salentini resta ancora oggi al centro del dibattito politico. In Senato, è stato presentato oggi un emendamento alla legge di stabilità, da parte dei senatori pugliesi, Francesco Bruni (primo firmatario), Lucio Tarquinio, Piero Liuzzi, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Vittorio Zizza, Piero Iurlaro, Massimo Cassano, Luigi Perrone, relativo al problema che sta interessando l'olivicoltura del Salento in seguito al diffondersi del patogeno da quarantena "Xylella fastidiosa".

In particolare, nell'emendamento si chiede che con l'approvazione della legge di stabilità sia previsto un articolo ad hoc che fissi delle misura straordinarie per l'emergenza, stanziando un contributo di 10 milioni di euro "per azioni di prevenzione e controllo ed eradicazione degli agenti responsabili del disseccamento rapido dell'olivo", nonché "per interventi compensativi ed azioni a supporto degli operatori agricoli per lo smaltimento delle biomasse e la ricostituzione del patrimonio arboreo interessato".

Si chiede, ancora nell'emendamento, che il servizio Fitosanitario Centrale predisponga un "piano straordinario di lotta obbligatoria mediante specifiche azioni volte all'abbattimento della popolazione di insetti vettori", finalizzato, inoltre, ad avvalersi delle istituzioni scientifiche ed universitarie e degli enti regionali di ricerca e sperimentazione in agricoltura. Si tratta di un primo ed urgente rimedio finanziario per ovviare alla triste emergenza che sta segnando drammaticamente l'olivicoltura salentina.

La richiesta non tiene conto delle osservazioni dell'Accademia dei Gergofili e dai ricercatori dell'Università del Salento che hanno rivelato come il ceppo in questione sia endemico e asintomatico. A dar man forte al dibattito, arriva l'intervento di Fabio Ingrosso, vicepresidente  vicario di Copagri Puglia, che, pur ribadendo che sia da bandire ogni forma di allarmismo nell’affrontare il problema degli ulivi nel Salento, sottolinea come non si possa "non notare come la lentezza operativa rappresenti in questa fase un nemico da combattere in maniera sinergica".

"In attesa che la scienza trovi e dia le risposte necessarie - afferma -, vanno immediatamente messe in campo una serie di azioni che non possono essere procrastinate. Il comparto olivicolo attende  riscontri rapidissimi. Per questo proponiamo da subito che si utilizzino le strutture delle organizzazioni dei produttori – finanziate dall’Unione Europea per il miglioramento della qualità dell’olio – affinché spostino e investano risorse umane ed economiche almeno per la lotta ai cicadellidi, lotta che certamente potremmo essere in grado di affrontare".

Ingrosso chiarisce che, ad oggi, non si sa se le cause di questa situazione siano da attribuirsi esclusivamente ad un batterio, ai vettori o a un fungo, oppure all’azione combinata di tutti e tre questi fenomeni: "Ma se possiamo intervenire almeno su uno di essi - afferma - non farlo sarebbe colpevole. Di certo un interrogativo va posto con chiarezza al territorio: che cosa sta accadendo ai nostri terreni, ai terreni salentini, che appaiono essere in grave sofferenza? Ciò che sta avvenendo è eventualmente dovuto alla scarsa cura dei campi magari dettata dagli alti costi? Oppure va accertato un probabile inquinamento delle nostre campagne? E perché non interrogarsi sulle carenza nutrizionali che hanno indebolito perfino alberi forti come gli ulivi? Come agire in termini di cura per fare in modo che le erbe infestanti non siano brodo di coltura della xylella?"

Copagri Puglia promuove l’approccio problematico alla vicenda che si sta dando a livello regionale: "È con uno sguardo al futuro e non al passato - dichiara - che va affrontata l’argomento: se si devono abbattere gli ulivi infetti, in che modo e in che tempi bisogna pensare al reimpianto di nuovi alberi in un terreno e in un ambiente sano? È questo il momento in cui tutti devono scendere in campo dando il proprio contributo; chiediamo che anche la Camera di Commercio di Lecce con i suoi laboratori e le sue competenze dia un importante contributo perché la chiarezza è importante ma la rapidità è fondamentale".

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