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Dati parziali in attesa di quelli definitivi

Edilizia pubblica, nel 2022 meno imprese nella provincia di Lecce

È quanto emerge dall’attività di rilevazione del settore nel Salento a cura del data analyst Davide Stasi: “Attenzione al monitoraggio dell’aumento prezzi e degli effetti del Pnrr”

LECCE – Meno imprese nella provincia di Lecce per l’anno 2022: è quanto emerge dalla rilevazione dell’Osservatorio edile della provincia di Lecce, promosso da Confapi Lecce in collaborazione con la Camera di Commercio, sul settore dell’edilizia pubblica e privata nel Salento anche nell’anno in corso, a cura del data analyst Davide Stasi. Dati parziali, ma significativi dell’andamento, in attesa di quelli definitivi che verranno comunicati a conclusione del lavoro di rilevazione al 31 dicembre prossimo e saranno presentati ufficialmente, attraverso un incontro pubblico e una apposita pubblicazione.

Per quanto riguarda il settore pubblico, è stato sinora monitorato un campione rappresentativo di bandi di gara, pubblicati su diversi siti specializzati (non tutti gli enti appaltanti utilizzano lo stesso canale). Solo il 10,2 per cento del totale è giunto ad aggiudicazione definitiva, mentre l’1,5% degli appalti è andato deserto. Quest’ultimo dato evidenzia come, negli ultimi tempi, alcuni bandi non tengano conto della crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime. E pertanto l’Osservatorio invita le stazioni appaltanti ad affidarsi a ricerche di mercato, laddove i prezzi del prezzario regionale non siano in linea con i valori reali.

Come criterio di aggiudicazione, per i due terzi dei bandi del campione (66,4%) è utilizzato il criterio del minor prezzo rispetto a quello della qualità/prezzo (33,6%). Da quanto è stato sinora rilevato prevalgono le procedure aperte (38%), seguite dagli affidamenti diretti (32,1%) e dalle procedure negoziate (29,9%). E dal punto di vista dell’oggetto, sono sicuramente più ricorrenti i lavori di manutenzione su strade e di riqualificazione di opere pubbliche.

Per quanto riguarda la natimortalità delle aziende, si registra sino a settembre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, una piccola contrazione del numero delle imprese edili, in seguito probabilmente all’emanazione del decreto Anti-frodi. In provincia di Lecce il settore cresce meno rispetto, ad esempio, alle confinanti province di Brindisi e Taranto.

“Ulteriore obiettivo del nostro Osservatorio edile - spiega il direttore di Confapi Lecce, Giuseppe Petracca - in questo particolare periodo, post pandemia, è la valutazione rispetto all’impiego delle risorse del Pnrr nel Salento (quanti fondi arrivano, come sono utilizzati, per quali opere di interesse collettivo). E non possiamo non rimarcare le difficoltà, sinora riscontrate nel rilevamento dei dati sul Pnrr. Il nostro obiettivo è poi anche quello di far sentire una voce unica, insieme alle altre associazioni di categoria.  A tal proposito rivolgiamo i più sentiti auguri al neo ministro Raffaele Fitto, per l’incarico e le prestigiose deleghe ricevute, e siamo certi che troveremo in lui un interlocutore attento alle istanze del territorio e delle imprese salentine”.

Per quanto attiene al settore dell’edilizia privata, da un primo confronto con i rappresentanti delle altre associazioni coinvolte nell’Osservatorio edile, è emersa la necessità di porre attenzione alla questione dei bonus edilizi. “Questione che sta mettendo molte aziende del territorio in seria difficoltà - prosegue Petracca - quella dei bonus è stata sicuramente una misura proficua per il rilancio del settore, ma poi evidentemente è stata gestita male ed è sfuggita di mano, se a fronte di crediti ingenti maturati dalle imprese, allo stato attuale banche e Poste italiane hanno di fatto bloccato i pagamenti”.

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