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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Emergenza cassa integrazione: l'Inps provinciale ha ricevuto oltre 2 mila domande

L'Istituto è riuscito a fornire una risposta al 90 percento di queste richieste. L'importo medio è di mille euro, il 30 percento in meno rispetto ad altre regioni. I sindacati: "Lavoreremo per accelerare le pratiche"

LECCE – Insieme alla diffusione del Covid-19, l'altra urgenza del Paese si chiama cassa integrazione. I lavoratori e le aziende pagano, anche nel Salento, il prezzo della chiusura delle attività dovuta alle misure di contenimento del virus.

Nella sola provincia di Lecce, l'Inps ha ricevuto 2 mila 413 domande per l'attivazione degli ammortizzatori sociali ed è riuscita a fornire una risposta al 90 percento di queste.

L'Istituto salentino, pur lavorando in differita, è riuscito a produrre un ottimo risultato collocandosi al sesto posto della classifica nazionale per numero di pratiche definite.

Uno sforzo riconosciuto e apprezzato dai sindacati che ieri, 23 aprile, hanno tenuto un incontro un incontro con i dirigenti l’Inps provinciale per fare il punto della situazione.

Fa riflettere, però, la mole di richieste di cassa integrazione in deroga della provincia di Lecce: oltre 6 mila 800 richieste che interessano più di 28 mila lavoratori mentre le domande di Cgid correttamente pervenute all'Inps sono 293 a Lecce e 103 a Casarano.

L'importo medio è piuttosto basso, pari a circa mille euro per ciascun lavoratore, ossia il 30 per cento in meno rispetto agli importi percepiti in media in altri territori regionali.

Una distorsione, questa, che secondo i segretari di Cgil, Cisl e Uil Lecce è attribuibile “all’esplosione di lavoro povero e precario, ma soprattutto dalla proliferazione di contratti-pirata, cioè quei contratti collettivi siglati da sigle sindacali e datoriali meno rappresentative, con lo scopo di pagare meno i lavoratori e riconoscere loro minori diritti e tutele”.

Il tavolo con le organizzazioni sindacali e l'Inps

Al tavolo di ieri, 23 aprile, hanno partecipato: il direttore provinciale dell'Inps Marcello Amodio, il direttore della sede di Casarano dell'Inps Antonello Bove, il vicedirettore provinciale Antonio Rizzo, la responsabile dell’Agenzia interna Vincenza Pasqua, il presidente del Comitato provinciale Inps Salvatore Labriola; per le organizzazioni sindacali i segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Valentina Fragassi, Antonio Nicolì e Salvatore Giannetto.

“Avevamo bisogno di dare una risposta alle tante esigenze di chi non ha percepito gli anticipi della cassa da parte delle proprie aziende, né ha potuto percepire l’anticipo dell’ammortizzatore sociale sotto forma di prestito da parte delle banche – hanno spiegato i segretari generali Fragassi, Nicolì e Giannetto -. Abbiamo preso atto di una sofferenza da parte della Regione Puglia a definire in tempi celeri le pratiche. Lavoreremo con i nostri Patronati per sveltire l’iter regionale e sollecitare l’iter del pagamento diretto da parte dell’Inps o l’anticipo delle banche”.

Cgil, Cisl e Uil hanno richiesto e ottenuto dal direttore Amodio di ricevere un’informazione periodica sull’andamento delle lavorazioni degli ammortizzatori sociali. Il lavoro del tavolo, quindi, non si esaurirà qui ma proseguirà attraverso un osservatorio costante sul disbrigo di queste pratiche.

I dati sulla cassa integrazione nel Salento

L’Istituto ha reso noti i numeri sulla situazione delle domande per quanto attiene la cassa integrazione ordinaria (Cigo), straordinaria (Cigs), in deroga (Cigd) ed il Fondo di integrazione salariale (Fis) previsti per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Nel Salento 69 domande sono state annullate su richiesta del datore di lavoro ma quelle definite sono 2 mila 187. Sono 236, invece, le domande rimaste in giacenza e che richiederanno l'attivazione di una nuova procedura.

Entrando nel dettaglio: le domande di Fis sono 938, quelle definite 66. Al momento sono stati già disposti 2 mila 799 pagamenti a favore di altrettanti lavoratori. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, sono pervenute appena 291 domande di cui ben 289 già definite, che hanno prodotto già 102 assegni ad altrettanti lavoratori.

A questi dati vanno sommati i numeri riferiti alla sede di Casarano. Qui le domande pervenute riguardano mille e 261 aziende, di cui mille e 183 già definite. Le domande di Fis sono 265, quelle definite 41. I pagamenti disposti riguardano ben mille e 704 lavoratori. Le domande di Cigd sono 103, tutte definite con 134 pagamenti.

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