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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Evasione sui lidi, Poli Bortone: “No ai blitz in orari di maggior afflusso”

La senatrice leccese scrive al premier Mario Monti in merito ai recenti accertamenti fiscali negli stabilimenti balneari salentini: "Negli orari con sovraccarico di turisti rendono il clima più teso, danneggiando le attività"

LECCE - “Adelante, Pedro, con juicio”. Nel capitolo dodicesimo dei Promessi sposi, Alessandro Manzoni mette in bocca al cancelliere Ferrer queste parole, rivolte al suo cocchiere, mentre la carrozza passa attraverso una folla di dimostranti. La citazione letteraria è forse quella più lontana per poter arrivare a parlare del tema dell’evasione fiscale, tornato improvvisamente di attualità, grazie ai blitz della guardia di finanza negli stabilimenti balneari.

Eppure, quella espressione potrebbero essere parafrasata per riassumere il pensiero della senatrice, Adriana Poli Bortone, contenuto nella lettera scritta al Ministro dell’Economia, nonché presidente del consiglio Monti in merito alla questione: “Adelante, Mario, con juicio”.

Sì, perché la senatrice, già primo cittadino del capoluogo salentino, da un lato osserva l’indispensabilità e la centralità della lotta all’evasione fiscale, definendo “encomiabile” l’impegno con cui il governo sta cercando di debellare il fenomeno dell’evasione fiscale: “Nessun cittadino – precisa nella missiva - vuole agevolare l’evasione o l’elusione fiscale. Pertanto è giusto che si intervenga con il dovuto rigore senza però tralasciare l’altrettanto necessaria discrezione”.

Ma, dopo la premessa, la Poli Bortone passa alla pars destruens: “I blitz delle forze dell’ordine ed in particolare della guardia di finanza  negli orari di maggior afflusso di turisti – afferma -, rendono il clima più teso e non permettono agli stessi operatori del settore di poter fornire la documentazione necessaria con la massima serenità. Anche l’immagine di ristoranti, stabilimenti balneari ed altre strutture ricettive ne risulta sensibilmente danneggiata dall’improvviso controllo in piena attività”.

La senatrice non smonta l’attività di controllo, ma chiede che l’intervento capillare e a tappeto sia fatto “in orari più tranquilli” in modo tale “da evitare un forte impatto nei clienti e negli stessi gestori dei locali”. Sì, agli accertamenti, insomma, ma “con juicio”.

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