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Economia

Ferrovie, Palese: “La Puglia e il Mezzogiorno meritano di più”

Il capogruppo del Pdl alla Regione chiede al governatore Vendola e ai presidenti delle regioni del Sud di trattare con Monti e Trenitalia, per delle soluzioni sui disagi dei trasporti locali: "Servono risposte concrete"

LECCE - “L’incontro promosso dal presidente Vendola sulla situazione dei trasporti, specie ferroviari, in Puglia e al Sud, ha avuto una valenza simbolica oltre che di merito e deve essere d’esempio alla delegazione parlamentare della Puglia e del Mezzogiorno, perché si alzi una voce sola dai nostri territori per rivendicare ciò che ci spetta: il diritto a viaggiare, a farlo con servizi adeguati e costi contenuti, esattamente come il resto d’Italia”. È quanto dichiara il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, a margine dell’incontro sui tagli delle tratte ferroviarie da e per la Puglia verso il centro nord, convocato questa mattina dal presidente Vendola al Cineporto.

“C’è stata ampia condivisione sul merito e sul metodo – aggiunge Palese – per fare in modo che Trenitalia cancelli i tagli e riveda le tariffe. Le associazioni dei consumatori hanno avviato una class action; la politica e le istituzioni devono trattare con governo e Trenitalia. La politica (e qui chiamiamo in causa e responsabilizziamo i parlamentari meridionali di centrodestra e centrosinistra) deve fare lobbing sul governo e su Trenitalia; le istituzioni, quindi la Regione Puglia e il presidente Vendola insieme con gli altri governatori del Sud, in quanto rappresentanti del popolo meridionale, devono trattare con Trenitalia, cercare di comprendere quali siano le ragioni, anche di mercato, per cui Trenitalia, che peraltro opera in regime di monopolio sulle lunghe tratte da e per Mezzogiorno, continua a tagliare i treni da e per le nostre Regioni e anche a penalizzarci sui prezzi”.

“E’ chiaro – insiste Palese - che se le proteste dei cittadini sono tante, non è possibile e non è vero che i treni sono vuoti. Così come non è pensabile che un’azienda sostanzialmente statale come Trenitalia ignori le rivendicazioni e le legittime richieste provenienti dai presidenti delle regioni del Sud. Per questo occorre fare squadra: dal un lato tutta la politica meridionale, dall’altro tutte le Istituzioni meridionali, per lavorare di alta diplomazia e trattare con il governo Monti e Trenitalia.  Bisogna sedersi quanto prima ad un tavolo con il governo e con Trenitalia, per ottenere quel che ci spetta: treni veloci, investimenti, prezzi contenuti e condizioni di viaggio dignitose e paritarie rispetto a quelle delle altre Regioni italiane”.

 

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