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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Timori per la ristrutturazione di Mps, sindacato punta l'indice sui manager

Da Fisac Cigl, alla vigilia della presentazione del bilancio, perplessità e critiche per la mancanza di iniziative strategiche

LECCE – Forti perplessità sul piano di ristrutturazione presentato da Monte dei Paschi di Siena sono state espresse nel corso dell’assemblea della Fisac Cgil, tenuta nei giorni scorsi a Lecce.

Alla vigilia della presentazione del bilancio – il 9 febbraio – che prevede una perdita di oltre tre miliardi di euro, il sindacato punta il dito contro la mancanza di una visione complessiva e di iniziative strategiche per il futuro della banca.

I segnali non sono incoraggianti, sostiene Flsac Cgil: l’alta percentuale dei conti correnti chiusi a causa del passaggio della clientela da Mps a Widiba (la banca on line del gruppo) avviato a partire da dicembre e la chiusura di filiali con volumi notevoli starebbero a dimostrare la non sostenibilità del piano, fondato solo sulla riduzione dei costi.

Il sindacato fa notare che tra gli impegni presi in sede europea, c’è il raggiungimento di un utile operativo netto di 1,2 miliardi entro il 31 dicembre. Se così non fosse, si dovrebbe procedere ad un ulteriore taglio dei costi per circa 100 milioni.

“Facciamo presente – recita la nota sindacale - che in questa ultima ipotesi, le responsabilità dovranno ricadere esclusivamente su chi ha sottoscritto questi impegni, garantendo la sostenibilità di un piano di ristrutturazione di cui si cui si poteva, già dall’inizio, prevedere la difficile realizzabilità, se non attraverso la riduzione dei costi del lavoro e lo smantellamento della banca”.

Per Fisac Cgil la responsabilità di un eventuale ulteriore fallimento non potrà che ricadere su una classe manageriale che “ha tradito la propria missione”.

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