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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Giocattoli pericolosi, guida della Camera di commercio per riconoscerli

Negli ultimi anni sta dilagando il fenomeno di prodotti contraffatti o, comunque, non conformi agli standard previsti dalle normative. E i rischi sono soprattutto per i bambini. Esercenti e consumatori devono imparare a difendersi: il 35 per cento dei prodotti non rispetta le norme

LECCE – Quante volte si sente parlare di sequestri di giocattoli, perché di provenienza ignota e magari contenenti parti, vernici e altri materiali potenzialmente dannosi. Per fare luce sul problema, la Camera di commercio di Lecce ha realizzato una guida all’etichettatura. Questa non è rivolta soltanto alle imprese del settore, ma anche ai consumatori finali. Quelli che, più di tutti, rischiano di farne le spese a causa di prodotti fuori norma.

Negli ultimi anni sta dilagando il fenomeno di prodotti contraffatti o, comunque, non conformi agli standard previsti dalle normative. Spesso finanzieri e polizia locale ne sequestrano a quintali presso alcune bancarelle, in occasione di feste patronali, se non direttamente in vari negozi, specie gestiti da stranieri provenienti da nazioni asiatiche.

Si tratta, però, di una realtà difficile da contrastare in un contesto di globalizzazione dei mercati, come rileva la Camera di commercio leccese. Di certo, i giocattoli sono tra le categorie di prodotti più a rischio, visto anche che sono rivolti ai bambini.

Le analisi effettuate su alcuni articoli importati da Paesi extraeuropei hanno permesso di riscontrare la presenza di sostanze nocive, come ftalati, vernici tossiche, materiali infiammabili. E non sono da sottovalutare i rischi di tipo meccanico, se i giocattoli non sono costruiti con le dovute precauzioni. Parti molto piccole possono staccarsi e venire ingerite accidentalmente con il rischio di soffocamento.

In Europa esiste il Rapex (Rapid Alert System for non food consumer products), un sistema d’allerta messo a punto, in grado di attivarsi subito, coinvolgendo le autorità nazionali di vigilanza. Per l’Italia il ministero dello Sviluppo economico e, in alcuni casi, quello della Salute. Il 19 per cento delle segnalazioni che giungono a tale organismo riguardano proprio i giocattoli, e la motivazione più frequente  proprio il rischio chimico e di soffocamento. Il 35 per cento dei giocattoli per bambini di meno di 3 anni, rivela l’ente camerale, non rispetta le norma europee di sicurezza.

“Il danno che ne deriva - dichiara il presidente Alfredo Prete - si ripercuote sulle aziende serie, le quali dopo aver investito risorse per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei propri prodotti, si trovano a subire la concorrenza sleale di aziende che non operano nella legalità”.

“Nella convinzione di quanto sia importante la diffusione di un consumo consapevole, oltre che l’aumento delle conoscenze specifiche da parte delle aziende del settore, la Camera di commercio di Lecce, sempre vicina alle imprese, ha inteso realizzare e diffondere la gguida sulle etichette dei giocattoli, in un’ottica di prevenzione anziché di repressione – prosegue Prete -, con l’intento di fornire alle imprese del settore un quadro sulle procedure previste e le regole applicabili per rendere conformi alle norme vigenti, e quindi sicuri, i giocattoli”.

“La guida, inoltre – conclude -, fornisce gli elementi al consumatore per poter riconoscere un giocattolo sicuro da uno potenzialmente pericoloso, per poter proteggere i nostri bambini consentendo loro di giocare in sicurezza”.

Scarica qui la guida all'etichettatura dei giocattoli.

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