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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Il Salento falcidiato da Xylella. “Persi già quasi 5 mila posti di lavoro”

Nuovo allarme lanciato da Coldiretti che ha accompagnato il segretario generale nazionale del settore agroalimentare Fai Cisl in un tour ricognitivo tra campagne, frantoi e aziende. “Quest’anno la peggiore produzione di olio di sempre e nella filiera tagli occupazionali”

LECCE – Produzione dell’olio extravergine di oliva in caduta libera e una perdita vertiginosa di quasi 5 mila posti di lavoro nella filiera, con un trend che rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare l’emergenza xylella nel Salento. Da Coldiretti Puglia si snocciolano ancora una volta i dati allarmanti sulla ricaduta negativa sull’intero territorio salentino dell’epidemia che ha portato all’essiccamento degli olivi. L’occasione si è resa nella recente visita del segretario generale nazionale della categoria del settore agroalimentare Fai Cisl, Onofrio Rota, che ha fatto un giro di perlustrazione tra campagne e frantoi salentini dove la xylella fastidiosa ha messo a dura prova l’industria green del territorio.

“La xylella fastidiosa ha minato profondamente l’intero tessuto produttivo olivicolo e oleario del Salento con una perdita progressiva della produzione lorda vendibile dai 50 milioni di euro della campagna 2016-2017 ai 300 milioni di euro della campagna di quest’anno” lamenta Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce, “i frantoi cooperativi, aziendali e industriali hanno registrato un calo significativo del quantitativo di olive molite del 50 per cento nella campagna 2016- 2017, del 75 per cento nella campagna 2017-2018 e del 90 per cento nella campagna 2018-2019, con l’equivalente crollo del fatturato e la riduzione del personale impiegato del 90 per cento, oltre al danno stimato per difetto al patrimonio olivetato di 1,2 miliardi di euro”. I referenti di Coldiretti hanno accompagnato, come detto, il segretario nazionale della Fai Cisl presso il frantoio Forestaforte, dove Rota ha potuto visitare la serra, completamente attrezzata, affidata al presidente del Consorzio Dop Terra d’Otranto, Giovanni Melcarne, che è a disposizione dei ricercatori dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr per lo svolgimento di attività sperimentali di propagazione di piante, saggi biologici, funzionali alla ricerca di germoplasma di olivo resistente.

“Continuiamo a ritenere risibili, al momento, gli interventi concreti attuati dalla Regione Puglia” aggiunge Cantele, “basti pensare che per la sottomisura per gli espianti e i reimpianti, con il bando chiuso a dicembre 2018, solo l’11 giugno scorso è stato pubblicato il primo provvedimento di concessione degli aiuti in favore di 51 aziende agricole rientrate in graduatoria. In merito ai 30 milioni della delibera Cipe, destinati al territorio colpito dalla xylella grazie all’interessamento del ministro Lezzi, solo il 20 luglio prossimo sarà notificato al Comitato di sorveglianza il percorso delle risorse che saranno comunque liquidate da Agea e la proposta dovrà essere vagliata dalla Commissione europea”. Per affrontare l’emergenza secondo la ricetta di Coldiretti Puglia, servirebbe invece una strategia condivisa tra il ministero all’Agricoltura, il Mise, il ministero per il Sud e del lavoro per rendere operativo il Piano Centinaio, approvato il 13 febbraio scorso in conferenza stato-regioni che, partendo dalla moratoria sui mutui per garantire la sopravvivenza dei frantoi, preveda urgenti e necessarie misure per l’integrazione al reddito per 5 anni per i frantoi cooperativi, aziendali e industriali, e interventi economici a supporto della rottamazione parziale e totale dei frantoi e di sostegno all’occupazione. Per la Coldiretti sarebbe anche il caso di accelerare con l’attuazione di strategie e interventi concreti per invertire la rotta atteso che la campagna 2018/2019 della produzione olivicola ha fatto registrare una delle peggiori annate di sempre.

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