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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Giornali, tv, siti: il sud senza voce a Roma e al nord

Terzo appuntamento della rassegna promossa da Confindustria Lecce "Governare il cambiamento": protagonista il direttore di Nuovo Quotidiano di Puglia, Claudio Scamardella

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

"Governare il cambiamento" è la Rassegna che Confindustria Lecce, con il coinvolgimento della Sezione Comunicazione, ha promosso, a partire dallo scorso maggio, per incontrare alcuni dei volti del giornalismo italiano e discutere con loro di argomenti di scottante attualità, che influenzano il modus operandi degli attori economici, delle istituzioni, della società civile, ecc.

Giovedì 24 ottobre alle ore 17.00 presso la sede sociale di Via Fornari, gli imprenditori di Confindustria Lecce si confronteranno con il direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia, Claudio Scamardella, su "Giornali, tv, siti: il sud senza voce a Roma e al nord".

In un quadro economico in continua evoluzione, il Sud è finito nell'oblio. I proclami che lo vedevano al centro delle politiche di sviluppo per ridare competitività e forza al Paese in chiave europea prima ed internazionale poi, sono caduti nel dimenticatoio. Nei fatti, il Mezzogiorno non è più al centro dell'attenzione del governo, della politica, dell'economia. Anche i media - giornali, tv, siti internet - che dovevano porre l'accento sul sud, hanno raccontato altro, perché i protagonisti del mondo politico, economico, sociale hanno detto altro. Chi grida per avere voce non riesce a farsi sentire. Ecco quindi che occorre cambiare le regole del gioco per riportare al centro dell'interesse il Sud, con le sue imprese, le sue bellezze, i suoi ritardi.

"Confindustria Lecce ritenendo prioritario fissare linguaggi e metodi comuni con il mondo della comunicazione - afferma il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone de Castris - ha dato vita a questa rassegna culturale che vuole contribuire a ridare centralità alle problematiche delle imprese. Nell'incontro con il direttore Scamardella, vorremmo evidenziare le motivazioni per le quali la 'questione sud' non è più centrale e cercare di alzare il livello dell'interesse sul Mezzogiorno e, di conseguenza, sulla Puglia e sul Salento, che devono tornare ad essere una priorità di tutti".

"La crisi degli ultimi anni - continua il presidente della Sezione Comunicazione, Fabrizio Benvenuto - si è fatta sentire anche nel comparto dell'informazione e il Sud ha pagato un tributo dal pesante valore simbolico. Le istanze del territorio, dei cittadini e delle imprese del Mezzogiorno, infatti, non arrivano più dove dovrebbero. Anche se non bisogna dimenticare che la difficile situazione del Paese ha reso la 'questione italiana' più urgente della vecchia 'questione meridionale'. Purtroppo, la crisi dell'Italia non è solo economica, ma anche 'culturale', nel senso che ci porta a stilare graduatorie di priorità spesso molto confuse, sottovalutando, ad esempio, gli effetti della crisi dell'editoria".

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